Rsa Arcore: “subito un consiglio comunale sul tema”

Lo chiede la civica ImmaginArcore dopo che il Tar ha rigettato il ricorso che voleva bloccare la Rsa di Arcore. Non sono esclusi altri ricorsi.
Dopo il via libera del Tar alla Rsa di Arcore, il centrosinistra chiede alla maggioranza di rendere conto ai cittadini dell’iter e delle prospettive. E di farlo con un consiglio comunale dedicato al tema, passaggio ritenuto “importante per riportare la questione all’attenzione pubblica riavviando il coinvolgimento dei cittadini finora mancato”. Sono le parole della lista ImmaginArcore (guidata da Luca Monguzzi), impegnata fortemente in passato a contrastare il progetto di una Rsa davanti al Palaunimec, area ad alta densità di servizi e molto usata dalle famiglie e dai residenti. Questione di collocazione, insomma, a prescindere dal servizio la cui importanza in sè la civica non ha mai contestato. Dopo che il Tar ha rigettato il ricorso della U.S. A. Casati (che gestisce il Palaunimec) di fatto si tira una riga sul passato e si apre la possibilità che i titolari dell’area e dell’operazione, la Borgolecco Iniziative, parta con la realizzazione. Prima di tutto, però, un confronto che il sindaco Maurizio Bono ha chiesto per mettere a fuoco le intenzioni del privato.
IL CENTROSINISTRA SULLA RSA DI ARCORE
Il comunicato di ImmaginArcore è piuttosto critico sulle modalità di gestione del centrodestra, centrodestra che peraltro, nel ruolo di opposizione che aveva in passato, aveva contribuito a contestare l’operazione. La soluzione giudiziaria, secondo la civica di centrosinistra, sarebbe indotta dall’assenza di un’azione politica capace di governare le proposte imprenditoriali conciliandole con quelle della comunità.
“Ora la palla torna in mano all’Amministrazione – recita un passaggio del comunicato di ImmaginArcore – che deve aprire un tavolo di trattativa con le parti in gioco con l’intento di trovare una soluzione che rispetti le esigenze di tutti: quelle legittime del Proponente, quelle dei nostri anziani che necessitano di quel servizio e quelle dei tanti Cittadini e Cittadine che ritengono prioritaria la difesa dell’area verde e della qualità della propria vita e di quella dei propri figli. Magari sondando la volontà degli arcoresi attraverso i meccanismi di consultazione a disposizione”.
La critica è rivolta alla scelta di modalità operativa del sindaco Maurizio Bono, avvocato di professione: “L’intenzione da sempre manifestata dal Sindaco di affidarsi esclusivamente alla valutazione della giustizia unita all’assoluta mancanza di un piano cittadino per i servizi alla persona e di una programmazione urbanistica dei servizi non ci permette di essere ottimisti in proposito. Chiediamo all’Amministrazione comunale di assumersi l’onere che gli compete e di inquadrare questa annosa vicenda in maniera nuova avviando un percorso che inserisca la Rsa in un progetto di assistenza agli anziani più ampio e articolato, all’interno del quale le parti possano trovare quei reciproci vantaggi che giustifichino modifiche importanti al progetto approvato ed i relativi allungamenti della tempistica”. In quest’ottica il consiglio comunale sarebbe la sede ideale per discutere, secondo la civica.
ImmaginArcore poi si esprime anche sulla sentenza del Tar che ha per il territorio forti implicazioni e non esclude “eventuali decisioni di ricorrere a livelli di giudizio superiori da parte dei ricorrenti. “Dobbiamo prendere tristemente atto – dice – di come la giustizia italiana, per le leggi che la governano e per le interpretazioni che ne vengono date, finisca, spesso, per anteporre i legittimi interessi economici di chi dispone di capitali da investire alle richieste dei Cittadini che provano a tutelare o migliorare la qualità della propria vita.