A Seveso riapre la scuola dell’infanzia Rodari, fatiscente. L’opposizione scrive ad Ats

La soluzione, anche se per poche settimane, non piace alla lista Allievi Sindaco che ha scritto ad Ats e al prefetto per un controllo su plesso.
A Seveso il gruppo consiliare ‘Allievi Sindaco’ contesta la decisione dell’Amministrazione comunale di fare rientrare i bambini a settembre nella scuola dell’infanzia Gianni Rodari. Anche se per poche settimane. La struttura va ricostruita. La relazione dei tecnici commissionata dal Comune aveva evidenziato una serie di criticità strutturali che non la rendono più adeguata, pur restando agibile. Il sindaco di SevesoAlessia Borroni e la sua giunta hanno preso la decisione di demolirla e ricostruirla ma questo richiederà anni di tempo. Qualche giorno fa dunque il Comune ha pubblicato una manifestazione di interesse per trovare una struttura scolastica sul territorio non pubblica, da affittare per traghettare gli iscritti fino a quando il nuovo plesso sarà pronto. Anche questa soluzione, temporanea di lunga durata, richiede però passaggi burocratici non immediati, per questo nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha scritto al Dirigente Scolastico e ai Genitori degli iscritti un comunicato che recita: “…Fino al momento dell’effettivo trasferimento, l’anno scolastico 2024/2025 potrà avere regolarmente inizio nella sede di via Fermi”. Una soluzione di poche settimane, in attesa degli adeguamenti sulla struttura che verrà affittata e che, secondo indiscrezioni, potrebbe essere la scuola paritaria di San Pietro Martire, per pochi metri sul territorio di Meda ma molto vicina a Seveso.
LA LISTA ALLIEVI SINDACO CONTESTA LA RIAPERTUA DELLA SCUOLA RODARI
“Constatato l’immobilismo del sindaco Alessia Borroni e della sua maggioranza – hanno scritto polemicamente i consiglieri Allievi e Galli – a tutela della sicurezza degli utenti e del personale, il Gruppo Consiliare ‘Allievi Sindaco’ in data 23 luglio 2024 ha chiesto ad ATS Brianza, informando il Prefetto, di verificare lo stato dei luoghi prima dell’avvio dell’anno scolastico 2024/2025″. Il gruppo d’opposizione nutre dubbi che sia opportuno riaprire ai bambini una struttura descritta dai tecnici come carente da molti punti di vista. La relazione in questione parla di “deterioramenti delle componenti strutturali ed edilizie in genere”, ma anche di presenza di amianto, infiltrazioni, distacco di elementi di calcestruzzo. Tutti aspetti che non fanno stare tranquilli i consiglieri d’opposizione al punto da richiedere l’intervento di ATS per sgomberare il campo dai dubbi.

Intanto il sindaco Borroni segue l’iter che dovrà portare a una risoluzione definitiva del problema, un problema molto sentito considerato che il plesso ospita 180 bambini ed è l’unica scuola dell’infanzia di Seveso. “Riaprire la sede di via Fermi è una soluzione di poche settimane – ha spiegato Borroni – e la scuola non è mai stata dichiarata inagibile. Certo, presenta problemi consistenti al punto che si è deciso di demolirla anziché rattopparla spendendo continuamente soldi pubblici per soluzioni tampone. Il percorso è già stato condiviso con i genitori”. E infine una stoccata alle minoranze: “che questa scuola avesse dei problemi era già noto anche all’opposizione quando si trovava in maggioranza. Senza però fare nulla. Noi abbiamo prodotto una relazione dettagliata in un’ottica di prevenzione”.