Simone Pessina si ripete, ennesimo grande secondo posto alla Pistoia-Abetone

Alla 47ª edizione dell’ultramaratona toscana, l’usmatese Simone Pessina ha conquistato il secondo posto con un tempo di 03:40:05, mantenendo la posizione nonostante le difficoltà.
Pistoia. Dopo aver partecipato alla Pistoia-Abetonedel 2022, posizionandosi alle spalle del ruandese Simukeka, e a quella del 2023, terminando dietro Michele Belluschi, anche quest’anno l’eccezionale prova dell’usmatese Simone Pessina l’ha portato sul secondo gradino più alto del podio, alle spalle di Alessio Terrasi.
La prestazione
Alla 47ª edizione della classica ultramaratona toscana, che si svolge ogni anno nell’ultima domenica di giugno (quest’anno il 30), su un percorso di 50 km dal Duomo di Pistoia fino alla Piazza delle Piramidi all’Abetone, il corridore brianzolo della Bergamo Stars Atletica ha conquistato il secondo posto. Nonostante alcune difficoltà che gli hanno impedito di arrivare primo, è riuscito a mantenere la seconda posizione con determinazione, tenendo dietro di sé Dario Pietro Ferrante.
Dopo ben 31 km di salita, spalmati sui 50 totale, il corridore brianzolo ha terminato il percorso registrando un tempo di 03:40:05, non riuscendo quindi a mantenere lo stesso ritmo dello scorso anno (03:34:50), ma offrendo comunque nel complesso una buona prestazione, soprattutto in vista degli impegni futuri.
In esclusiva per MBNews, Simone Pessina ha rilasciato un’intervista in cui ha raccontato impressioni e pareri a margine di un evento così impegnativo.

L’intervista
Ancora un secondo posto per te, per il terzo anno di fila. Sembra una maledizione. Cosa manca per poter vincere?
Ci sono alcune cose da mettere a posto da un punto di vista tecnico. C’è da dire che quest’anno ho perso contro un atleta nettamente più forte di me. Sono convinto che si possa migliorare su alcuni aspetti in termini generali; stiamo ragionando su alcuni dettagli tecnici in vista dei mondiali di dicembre.
Com’è andata la gara?
È stata una giornataccia, non ero in forma e ci sono alcuni aspetti tecnici che non sono andati come previsto. Il meteo, che in una gara come questa gioca un ruolo chiave, non era male; sabato ero preoccupato perché entrando in città a Pistoia c’erano 38 gradi, ma domenica è stata una giornata migliore, e non ho avuto grosse percezioni di calore eccessivo. Nonostante ciò, sono riuscito a gestire una situazione di difficoltà con maturità sia tecnica che caratteriale, per poter portare in fondo la gara in maniera dignitosa.
Com’era il livello degli avversari?
L’avversario che ha vinto (Michele Belluschi, ndr) è un maratoneta italiano di primissimo piano, nel senso che era campione in carica della 50 km. Tra i partenti c’era Matteo Lucchese, che aveva vinto l’Abetone tre volte, un atleta importante, ritiratosi in corsa, e poi c’erano diversi ultramaratoneti che si misuravano sulla distanza, per esempio il terzo classificato. Personalmente, uso la gara di Abetone come strumento di forza, poi è chiaro che essendo incline alle mie caratteristiche diciamo che è una gara educativa e ti lascia tanto in termini di forza.
Che impegni hai in agenda nel prossimo futuro?
Questo mese volevo fare un’altra gara in salita, adesso devo capire come procederà il recupero fisico, perché la gara di domenica è costata tantissimo. Ci sono due gare: tra due settimane la Bormio-Stelvio e, a fine mese, il 28, c’è il Gran Sasso. Lo Stelvio rispetto all’Abetone ha 30 km in meno e meno dislivello; nell’Abetone hai 1890 metri di dislivello, lì qualcosa meno. La cosa complicata semmai sullo Stelvio è l’altitudine. È una gara durissima ma molto concentrata, tutta completamente in salita, senza parti pianeggianti. Del quarto posto dello scorso anno sono stato abbastanza contento. In realtà, avendo imparato la salita, l’ho rifatta in allenamento 4 settimane dopo in raduno con la nazionale.
A luglio vorrei dedicarmi all’attività in salita e queste due gare sono le possibilità; ad agosto, le prime due settimane prevedo di trascorrerle in vacanza attiva, riprendendo a correre nella seconda e terza settimana d’agosto. A settembre ragionerò su come preparare il mondiale, al netto che il mese focus sarà da metà ottobre a metà novembre.
Piccolo appunto che vorrei citare, lo scorso aprile, verso la metà del mese ho svolto una prova di efficienza in Irlanda a Galway, vincendo la Connemara Marathon, lunga 63km, distanza che nel Regno Unito è tipica, segnando anche il record della competizione.