Idea gita fuori porta: 6 orridi (bellissimi) da visitare in Lombardia

Se vi piace stare in mezzo alla natura queste gite fanno al caso vostro
Le fenditure nelle rocce, da cui scendono fragorose cascate, creano luoghi selvaggi e affascinanti che la natura ha scolpito nel tempo. In Lombardia, questi paesaggi mozzafiato, noti come orridi, gole o forre, offrono esperienze uniche a chi desidera esplorare la potenza incontaminata della natura. Perché la nostra regione, ricca di meraviglie, offre davvero tanti spunti per gite fuori porta o escursioni da fare in gruppo, o in famiglia (basta consultare il portale regionale) Se vi piacciono le atmosfere naturalistiche e anche un po’ suggestive. Ecco 6 orridi che meritano sicuramente una visita.
6 ORRIDI DA VISITARE IN LOMBARDIA
L’orrido di Bellano: il più famoso
Il primato per spettacolarità in Lombardia va all’orrido di Bellano, situato in provincia di Lecco, noto anche per essere uno dei più antichi. Formato dall’erosione delle acque del Pioverna e del Ghiacciaio dell’Adda, questo orrido colpisce per la sua gola profonda e per il frastuono incessante della cascata che scorre tra le nude pareti di roccia. Aperto al pubblico dal 1750, l’orrido è oggi visitabile grazie a un sistema di passerelle che permettono di apprezzare in sicurezza questo spettacolo della natura. Un’atmosfera quasi misteriosa avvolge il luogo, amplificata dalle leggende legate alla Cà del Diavol, un’antica torre decorata con immagini demoniache.
Orrido di Nesso: spettacolo nel cuore del paese
Spostandosi verso Como, sulle sponde del Lario, si trova l’orrido di Nesso, menzionato persino da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico. Questa gola naturale, scavata dalle acque dei torrenti Touf e Nosè, dà vita a spettacolari cascate che si gettano nel lago. Lo spettacolo è particolarmente suggestivo durante le piogge, quando il volume delle acque aumenta. Il punto di osservazione ideale è il ponte medievale della Civera, che offre una vista mozzafiato sulla forra e collega le frazioni di Coatesa e Riva del Castello.
L’Orrido di Caino: l’esperienza vicino a Erba
L’orrido di Caino si nasconde nella Valle Bova, dove il torrente omonimo ha scavato una profonda fenditura tra le rocce, creando crepacci ricoperti da una fitta vegetazione. Da Crevenna, una frazione di Erba, si segue un sentiero che risale la valle, attraversando boschi e pareti rocciose a strapiombo. Dopo aver superato un ponticello di legno, si incontrano due lunghe scale, una in legno e una in ferro. Quest’ultima, particolarmente ripida, conduce alla forra di Caino, visitabile in sicurezza grazie a una passerella metallica.
L’Orrido di Cunardo: labirinto sotterraneo vicino Varese
L’orrido di Cunardo, nei pressi di Varese, si distingue per il suo sviluppo sotterraneo. Qui, il torrente Margorabbia ha scavato nella roccia carsica un labirinto di gallerie che si estendono per mezzo chilometro. Questo complesso di anse e laghetti, con due caverne separate da un sifone, offre due percorsi esplorativi: la Galleria Fossile, più semplice, e il Ramo attivo, riservato agli speleologi più esperti, che si snoda attraverso stretti cunicoli fino a raggiungere le profondità della grotta.

L’Orrido della Val Taleggio: il più freddo
Nella Val Taleggio, l’orrido si trova nel tratto finale di una stretta forra lunga 3 km, scavata dal torrente Enna nelle Orobie bergamasche. Conosciuto anche come orrido dei Serrati o di S. Giovanni Bianco, si può ammirare percorrendo la SS25, che da San Giovanni Bianco porta a Sottochiesa. In inverno, le cascate e i ponticelli che attraversano l’orrido si congelano, creando un paesaggio davvero suggestivo.
La Via Mala: avventura tra precipizi
La Via Mala, un’antica strada medievale che collega la Valle di Scalve e la Valle Camonica, attraversa pareti rocciose scolpite nel tempo dal fiume Dezzo. Questa gola, famosa per i suoi precipizi vertiginosi, regala un’esperienza indimenticabile a chi decide di percorrere il vecchio itinerario a piedi. Il percorso inizia dalla Casa Cantoniera e conduce attraverso una scalinata di 275 gradini fino a un ponte osservatorio che offre una vista unica sulle pareti alte mezzo chilometro.