Cronaca

Blitz della Polizia Locale, scoperto lavoratore irregolare nel quartiere San Rocco

Prosegue senza sosta l'attività di contrasto al lavoro irregolare da parte della Polizia Locale di Monza.

polizia locale monza mb
Polizia Locale Monza - Foto d'Archivio

Prosegue senza sosta l’attività di contrasto al lavoro irregolare da parte della Polizia Locale di Monza. Questa mattina, durante un’ordinaria operazione di controllo nel quartiere San Rocco, una pattuglia dell’Ufficio Presidio Quartieri, specializzata nella vigilanza delle aree mercatali e nella lotta alla ludopatia, ha scoperto un nuovo caso di lavoro nero.

L’operazione si è svolta in via Paisiello, dove gli agenti hanno fermato un uomo intento a distribuire materiale pubblicitario nelle cassette postali dei condomini. Al momento del controllo, l’uomo, un cittadino di nazionalità pakistana del 1986, residente in provincia di Monza e Brianza e titolare di un regolare permesso di soggiorno, non è stato in grado di esibire un valido contratto di lavoro.

Le indagini hanno presto rivelato una situazione ben più complessa: il lavoratore risultava essere alle dipendenze di un’impresa individuale, anch’essa specializzata nella distribuzione di materiale propagandistico, gestita da un connazionale di 46 anni, anch’egli residente nella stessa provincia. Tuttavia, è emerso che l’impresa non aveva mai comunicato al Centro per l’Impiego l’inizio dell’attività lavorativa del dipendente, configurando così una violazione delle normative sul lavoro.

Il titolare dell’impresa si trova ora a dover affrontare gravi conseguenze legali. La Polizia Locale ha infatti redatto una segnalazione qualificata per lavoro irregolare, che sarà inviata alla Direzione Territoriale del Ministero del Lavoro di Milano e Lodi. A seguito di questa segnalazione, il datore di lavoro rischia una pesante sanzione amministrativa, che può variare tra i 1500 e i 9000 euro.

Ma le conseguenze non finiscono qui. Il fascicolo contenente tutti gli atti dell’accertamento sarà trasmesso anche alla sede dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dove potranno essere valutate ulteriori sanzioni amministrative.

 

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