Un’operazione di routine si è trasformata in un caso di indagine ambientale per la Polizia Locale di Brugherio. Durante un controllo del territorio, una pattuglia ha scoperto un deposito illegale di rifiuti edili in via Comolli, nei pressi dell’intersezione con via Monza. Gli agenti, insospettiti dalla presenza dei materiali abbandonati, hanno effettuato un’ispezione approfondita, scoprendo documenti che hanno indirizzato le indagini verso un’azienda locale.
Il titolare della ditta, raggiunto telefonicamente dalle autorità, ha negato qualsiasi coinvolgimento, affermando di trovarsi all’estero e di non avere idea di come i rifiuti fossero finiti sulla pubblica via. Tuttavia, le ricerche successive avrebbero rivelato un’inattesa verità: i responsabili dell’abbandono sarebbero la madre del titolare, una donna di 68 anni, e il suo compagno di 65 anni, entrambi residenti altra provincia. I due avrebbero utilizzato un furgone dell’azienda per trasportare e scaricare i materiali in modo illecito.
La Polizia Locale ha immediatamente denunciato la coppia per violazione dell’articolo 255 del D.lgs. 152/2006, noto come Testo Unico dell’Ambiente. Questo reato prevede una sanzione pecuniaria che può variare da € 1.000 a € 10.000, con un possibile raddoppio della pena qualora l’abbandono riguardi rifiuti pericolosi. Contestualmente, è stato attivato l’Ufficio Ambiente del Comune di Brugherio e la ditta CEM per il ritiro dei rifiuti. I costi relativi al recupero e allo smaltimento verranno addebitati ai responsabili.
L’intervento rapido e l’efficacia delle indagini della Polizia Locale hanno portato alla risoluzione di un episodio di degrado ambientale, lanciando un chiaro segnale contro l’abbandono illecito di rifiuti sul territorio.
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