Beni confiscati alla mafia

Desio, via Bramante rinasce: da simbolo di illegalità a presidio di sicurezza

L'immobile sarà adibito a una sede distaccata della Polizia Locale, aumentando la sorveglianza su un'area già nota per varie problematiche di sicurezza e decoro urbano.

immobile confiscato di via Bramante
L'immobile confiscato di via Bramante

Desio. L’unità immobiliare confiscata situata in via Bramante da Urbino è stata ufficialmente acquisita al patrimonio comunale, con l’intento di trasformarla in un fulcro di legalità e sicurezza per il quartiere. Il Sindaco Simone Gargiulo ha annunciato che l’edificio diventerà un punto di riferimento per le Forze dell’Ordine, migliorando così la qualità della vita locale.

“Questo passo segna un momento cruciale per la nostra città”, ha dichiarato il Sindaco Gargiulo. “Grazie alla collaborazione con l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), abbiamo ora un’opportunità unica per rafforzare la legalità nel nostro territorio.”

L’IMMOBILE CONFISCATO DI VIA BRAMANTE

L’immobile sarà adibito a una sede distaccata della Polizia Locale, aumentando la sorveglianza su un’area già nota per varie problematiche di sicurezza e decoro urbano. Andrea Villa, vicesindaco e Assessore alla Sicurezza, ha sottolineato l’importanza di questo presidio: “Avremo un controllo diretto sul territorio, migliorando la percezione di sicurezza dei residenti e la dissuasione nei confronti di attività illegali.”

immobile confiscato di via Bramante

Il trasferimento del bene confiscato rientra nei termini del Codice antimafia, che prevede l’utilizzo degli immobili per finalità istituzionali o sociali. “Questa iniziativa non solo ristabilisce la legalità, ma contribuisce anche allo sviluppo economico e sociale del nostro quartiere”, ha aggiunto il Sindaco Gargiulo.

SARA’ UNA SEDE DISTACCATA DELLA POLIZIA LOCALE

L’iter per l’acquisizione e il trasferimento dell’immobile è stato lungo e complesso. Dopo l’approvazione da parte della Giunta Comunale e del Consiglio comunale, il decreto di trasferimento è stato emesso dall’ANBSC nell’aprile 2024, seguito dalla trascrizione e dalla voltura catastale della proprietà nel giugno dello stesso anno. La consegna delle chiavi è avvenuta il 23 luglio 2024, ma prima di essere operativo, l’edificio richiederà lavori di manutenzione.

“In questo modo, l’ex simbolo di illegalità diventerà un punto di riferimento per la legalità e la sicurezza nel nostro quartiere”, ha concluso Villa.

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