Nella tarda mattinata di ieri, 13 agosto, la quiete di via Libertà è stata interrotta dall’azione tempestiva e decisiva della Polizia Locale di Monza, che ha impedito un’occupazione abusiva di un alloggio comunale. Un intervento che ha riportato la legalità in un angolo della città che, altrimenti, avrebbe potuto trasformarsi nel teatro di un lungo contenzioso.
Tutto è iniziato con una segnalazione, e in pochi minuti, una pattuglia si è diretta verso l’appartamento incriminato, situato al primo piano di un edificio comunale. All’interno, gli agenti hanno trovato S.L., un cittadino italiano di 46 anni, che sembrava già essersi stabilito nel piccolo appartamento. Il suo tentativo di insediarsi era evidente, nonostante la casa fosse spoglia, ad eccezione di pochi suppellettili.
L’occupazione era iniziata da qualche giorno, ma il 46enne, con l’illusione di essersi sistemato, si è trovato invece di fronte alla realtà del diritto. La polizia ha gestito la situazione senza che si verificassero incidenti. Di fronte agli agenti, S.L. ha spontaneamente abbandonato l’immobile, senza opporre resistenza. La fine di un’occupazione che poteva trasformarsi in qualcosa di ben più complesso è stata pacifica, ma non priva di un sottile strato di dramma personale.
L’occupazione, però, potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Gli agenti stanno infatti indagando su un altro cittadino italiano, che sembra aver raggirato S.L., inducendolo a credere che l’appartamento fosse nella sua disponibilità. Un inganno che aggiunge un ulteriore strato di inquietudine alla vicenda.