Il focus

Olimpiadi di Parigi, che bilancio per la Brianza!

Arianna Errigo e Filippo Tortu sono stati tra i protagonisti ai Giochi appena terminati. Soddisfazioni per il nostro territorio, anche se "indirette", sono arrivate anche dal volley femminile e dalla ginnastica ritmica.

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- Foto d'Archivio

Vincere è difficile, ma confermarsi lo è sicuramente di più. Per questo il bilancio finale dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi non può che essere positivo. Non solo, infatti, è stato eguagliato lo straordinario bottino di 40 medaglie raggiunto alle Olimpiadi di Tokyo tre anni fa. Ma addirittura questa volta il nostro Paese porta a casa più ori (12 contro i 10 conquistati in Giappone) e argenti (13 contro 10) e una posizione migliore nel medagliere (nono posto invece del decimo).

In questo generale contesto fatto di tante luci, tra le quali brillano gli storici ori della pallavolo femminile, del doppio femminile nel tennis e di Alice D’Amato nella ginnastica con la trave, anche la Brianza ha portato il suo contributo di medaglie e soddisfazioni. Che, però, non ha escluso qualche ombra condita da un sapore quasi di rimpianto. Ora che l’attenzione mediatica sulle Olimpiadi di Parigi inevitabilmente calerà, è giusto ripercorrere le tappe principali del percorso di chi ai Giochi ha rappresentato anche il nostro territorio.

Olimpiadi Errigo

LA ERRIGO D’ARGENTO

La prima atleta della Brianza a misurarsi con l’atmosfera delle Olimpiadi di Parigi è stata Arianna Errigo nella scherma. “TsunAry”, come è soprannominata per la propensione a chiudere gli assalti in modo deciso e rapido, alla quarta partecipazione alle Olimpiadi, questa volta era anche portabandiera dell’Italia nella cerimonia d’inaugurazione insieme a Giammarco Tamberi.

La schermitrice monzese, numero 1 del ranking mondiale del fioretto, nata a Monza 36 anni fa e cresciuta a Muggiò, ha affrontato prima la gara individuale. Dove per la Errigo, che nel suo palmares può già vantare tanti titoli mondiali ed europei oltre all’argento individuale olimpico nel fioretto a Londra 2012, dove ha vinto anche l’oro a squadre e il bronzo, sempre a squadre, a Tokyo 2020, è arrivata una delusione.

Con  i suoi gemellini, Mirea e Stefano, a bordo pedana, infatti, Arianna è stata eliminata dall’americana Lauren Scruggs nei quarti di finale. Sfumata la medaglia individuale, però, la schermitrice monzese si è rifatta nel fioretto a squadre. Dove, insieme ad Alice Volpi, Martina Favaretto e Francesca Palumbo, ha conquistato l’argento perdendo in finale contro gli Stati Uniti d’America.

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Filippo Tortu

TORTU E LE GIOIE SOLO SFIORATE

L’altro nome di primo piano tra gli atleti brianzoli alle Olimpiadi di Parigi era sicuramente Filippo Tortu. Il velocista brianzolo, cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza, si presentava a Parigi con un doppio obiettivo: raggiungere la finale nei 200 metri e provare a confermare lo storico oro italiano nella staffetta 4×100 metri ottenuto alle Olimpiadi di Tokyo.

Purtroppo Filippo, primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri, non è riuscito a raggiungere nessuna delle due soddisfazioni. Anche se l’impegno non è certamente mancato. Nei 200 metri, ormai diventata la sua gara prediletta, in cui ai recenti Campionati europei di Roma ha vinto una medaglia d’argento, dopo una discreta prova in batteria, è arrivata una cocente eliminazione in semifinale. Il 20.54 corso da Tortu, che ha un primato personale di 20.10, racconta di una prestazione sicuramente non ottimale.

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Vladimir Aceti

L’ATLETICA

Lo sprinter brianzolo, tesserato per le Fiamme Gialle, a quel punto ha provato a rifarsi nella staffetta 4×100 metri dove, come a Tokyo, ha corso la quarta frazione dopo i suoi compagni di squadra (questa volta Matteo Melluzzo in avvio, Marcell Jacobs in seconda e Lorenzo Patta in terza). Alla fine è arrivato un quarto posto agrodolce, a soli sei centesimi dal bronzo, dietro Canada, Sudafrica e Gran Bretagna.

Per restare in pista merita una citazione anche Vladimir Aceti, coetaneo di Filippo e tante volte suo compagno di allenamento a Giussano, che ha corso nella staffetta 4×400 metri. A Parigi il ragazzo di origine russa, tesserato per le Fiamme Gialle e vincitore di due ori agli Europei Under 20 di Grosseto nel 2017, ha confermato con i suoi compagni di squadra, Luca Sito, Edoardo Scotti e Alessandro Sibilio, il settimo posto (2’59”72 il tempo) ottenuto a Tokyo.

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Sylla con la maglia del Vero Volley

IL VOLLEY “BRIANZOLO”

Dalle Olimpiadi di Parigi il nostro territorio porta a casa grandi soddisfazioni, anche se indirette. Come non citare lo straordinario oro delle ragazze del volley, il primo per l’Italia in questa disciplina. Nel team guidato dall’allenatore Julio Velasco, che ha riportato una squadra del nostro Paese al primo posto ai Giochi a 20 anni dall’ultima volta quando la pallanuoto femminile aveva vinto ad Atene nel 2004, c’erano anche quattro giocatrici del Vero Volley.

Alessia Orro, Paola Egonu, Myriam Sylla e Anna Danesi, quest’ultima capitana di un’Italia capace di cedere solo un set in tutta la competizione olimpica, si sono rilevate le migliori nei loro rispettivi ruoli ed entrano nella storia dello sport insieme alle loro compagne.

Meno bene è andata a Yuri Romanò, opposto nato a Monza e cresciuto nei Diavoli Rosa a Brugherio, che con l’Italia maschile di volley, dopo un ottimo percorso fino alle semifinali, ha prima perso nettamente con la Francia e poi contro gli Stati Uniti nella sfida per la medaglia di bronzo.

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I BRIANZOLI ACQUISITI

Si allenano al Centro federale di Desio, dove vivono quasi in simbiosi, ma sono riuscite a spiccare il volo anche alle Olimpiadi di Parigi le Farfalle della ginnastica ritmica. Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris hanno conquistato il bronzo a squadre nell’all around confermando il risultato realizzato a Tokyo.

A completare le soddisfazioni della ginnastica ritmica a Parigi è arrivato anche il bronzo di Sofia Raffaeli, la prima atleta azzurra di sempre a vincere una medaglia olimpica individuale in questa specialità. Per restare alla ginnastica, ma artistica, chiudiamo con Yumin Abbadini, bergamasco di nascita, ma tesserato per la Pro Carate e cresciuto alla Ginnastica Meda.

All’esordio olimpico ha ottenuto l’undicesimo posto nell’all around, un risultato che mancava all’Italia da 60 anni nel concorso generale maschile. Per lui e per gli altri azzurri, anche dalla Brianza, l’appuntamento ora è alle Olimpiadi di Los Angeles nel 2028.

 

 

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