Per alcuni anni Marcell Jacobs gli è stato dietro nella rivalità tutta italiana sui 100 metri, poi il velocista italo-americano ha staccato decisamente Filippo Tortu per spiccare l’inimmaginabile volo che tutti sappiamo alle Olimpiadi di Tokyo. Ora, proprio il giorno dopo la mancata riconferma del titolo olimpico per Jacobs alle Olimpiadi di Parigi, comunque ottimo quinto sui 100 metri in 9.85, lo sprinter brianzolo, cresciuto a Costa Lambro, una frazione di Carate Brianza, ha l’occasione di portare in alto l’Italia nei 200 metri.
Tortu, infatti, scenderà in pista oggi, 5 agosto, a partire dalle 19.55 per le batterie. La sua speranza è quella di superare il turno per poi disputare le semifinali, in programma nella serata del 7 agosto e sognare, chissà, perfino la finale dei 200 metri alle Olimpiadi di Parigi che si correrà l’8 agosto allo Stade de France. Un sogno per l’ex studente del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza che varrebbe quanto una medaglia.
I DETTAGLI
Filippo, primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri e, nel 2021, alle Olimpiadi di Tokyo protagonista, da ultimo frazionista, dello storico oro italiano nella staffetta 4×100 metri, sa di doversi migliorare per puntare all’atto conclusivo dei 200 metri.
Data la caratura degli avversari, in primis l’americano Noah Lyles, appena laureatosi a Parigi uomo più veloce del mondo sui 100 metri e accreditato di 19”31 sui 200, alle Olimpiadi difficilmente a Tortu basterà ripetere o avvicinare il suo primato sul mezzo giro di pista, attualmente 20.10.
Se si pensa che lo sprinter brianzolo, tesserato per le Fiamme Gialle, ai recenti Campionati europei di Roma ha corso 20.14 in semifinale e vinto “soltanto” una medaglia d’argento con un deludente 20.41, per essere positivi la fantasia deve superare la realtà. Tanto più che il 12 luglio nella nona tappa della Diamond League al Principato di Monaco ha corso i 200 metri in 20.43.
GLI ALTRI
Nello sport, comunque, le aspettative possono essere perfino capovolte. E alle Olimpiadi ancora di più. Quindi per Filippo Tortu, che quest’anno ha svolto un lungo periodo di allenamento negli Stati Uniti lasciando momentaneamente la sua amata pista di Giussano, ci sarà comunque da onorare il ruolo di uomo di punta per l’Italia sui 200 metri.
Insieme a lui, comunque, correrà nelle batterie Fausto Desalu, anche lui campione olimpico in carica nella staffetta 4×100 metri, che dopo lunghi periodi di appannamento, si è migliorato sul mezzo giro di pista il 14 luglio al meeting di La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, fino ad arrivare a 20.08, secondo miglior tempo italiano di sempre. A difendere i colori azzurri anche Diego Aldo Pettorossi, bolognese di origini ivoriane, che nel 2024 è sceso fino a 20.45.
LA STAFFETTA
Se alle Olimpiadi di Parigi i 200 metri non dovessero soddisfare Filippo, sempre molto critico verso se stesso e le sue prestazioni, il velocista brianzolo proverà a rifarsi con la staffetta 4×100 metri. Che gli ha dato molte soddisfazioni negli ultimi anni. Non soltanto nel 2021 lo straordinario oro olimpico a Tokyo, dove Tortu, da ultimo frazionista, ha superato in volata la Gran Bretagna. Ma anche il secondo posto ai Mondiali di Budapest nel 2023 e di nuovo il primato ai recenti Campionati europei di Roma.
Nella migliore delle ipotesi l’Italia dovrà fare a meno dello sprinter brianzolo per le batterie della staffetta 4×100 metri l’8 agosto, giorno in cui ci sono anche le finali dei 200 metri. Per poi contare nuovamente sulle ottime capacità da finisseur di Tortu il 9 agosto quando ci sarà la finale. Speriamo di rivivere tutti le emozioni di Tokyo.
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