Territorio

Il Coordinamento di Monza sul Piano ex Fiera: “ritiratelo”

Nella fase delle osservazioni, comitati e associazioni criticano i nuovi supermercati, la viabilità e l'inquinamento potenziale.

area ex fiera monza

Piano ex Fiera di Monza, il Coordinamento dei comitati e delle associazioni snocciola un elenco di osservazioni critiche al documento adottato a inizio estate.  Sei punti che, senza mezzi termini, dicono no all’insediamento di due medie strutture di vendita, al loro possibile impatto sul commercio locale, al traffico che comporterebbero e al relativo potenziale inquinamento. E chiedono il ritiro del documento varato dalla giunta di Monza per più accurate valutazioni.

L’area di 20.450 mq, appartenuta al comune fino al 2019, posta all’incrocio a rotatoria tra Viale Sicilia e viale Stucchi, è classificata nel Pgt, sottolienea il coordinamento, come  “Aree per attività economiche – Aree D (Art. 20 – NdA del PdR) come “Area D1 Produttivo – Terziario/Direzionale – Terziario/Commerciale – non perimetrata”. Il suo futuro è stato definito con l’adozione alla quale sta seguendo appunto la fase delle osservazioni, necessaria alla conclusiva approvazione.  Prevede la realizzazione di due medie strutture di vendita (plausibilmente supermercati alimentari) ma anche di un robusto intervento di riorganizzazione della viabilità sul quale aveva puntato il dito l’assessore all’Urbanistica marco Lamperti, per evidenziarne i punti forti.

PIANO EX FIERA: NO AI DUE SUPERMERCATI

Sul Piano ex Fiera, il coordinamento, guidato da Giorgio Majoli, è fortemente critico, a partire dall’essenza stessa del . “Sull’asse di Viale Stucchi già oggi sono presenti (zona a nord di Sant’Albino) numerose strutture commerciali e in particolare un supermercato Eurospin, il centro commerciale Iper Montebello e più a nord il supermercato Esselunga. Prevederne altre 2 risulta del tutto insensato, sia per
l’assenza di un reale fabbisogno commerciale, sia per le prevedibili conseguenze sulle attività commerciali già esistenti, in una competizione che porterà prevedibilmente a una crisi del settore: a posti di lavoro che si aggiungono e altri si sottrarranno”! La prima delle 5 osservazioni del gruppo di comitati si concentra proprio sulla necessità di uno studio che valuti la coerenza del progetto con in tessuto commerciale. “Si chiede che al Piano Attuativo ex Fiera – recita il testo – venga allegato uno specifico elaborato che svolga una accurata valutazione di impatto economico, ambientale ed urbanistico delle strutture che si intendono attivare (anche per evitare disparità di trattamento tra diversi PA)”.

Nella convinzione che due supermercati siano inutili e forse dannosi, il coordinamento avanza una proposta alternativa. Si chiede che venga proposta all’operatore una diversa destinazione delle due strutture, a servizio degli impianti sportivi lungo l’asse, in cui le attività commerciali siano caratterizzate per l’accoglienza (bar, ristoranti, piazza coperta, altro), distribuendo anche diversamente le zone a parcheggio in modo che le aree a verde siano fruibili e non siano semplicemente il contorno dei parcheggi”.

PIANO EX FIERA: SERVE UN SOTTOPASSO PER IL TRAFFICO

Il secondo nodo è quello viabilistico con la prospettiva di nuovo traffico intorno alle due strutture commerciali, “che graviterà su una rotatoria già oggi interessata da forte congestione
dalla mattina alle 8 alla sera alle 20”, evidenzia il coordinamento. La modifica della rotonda esistente che il piano propone, eliminando le corsie per la svolta a destra, secondo il coordinamento “non solo non porterà alcun beneficio al traffico, come riconosciuto nelle conclusioni dello studio trasportistico (DOC 08), ma lo peggiorerà ulteriormente, convogliandolo tutto sulla rotonda”. Per ovviare al problema si propone quindi un sottopasso viario su viale Stucchi o su Viale Sicilia, lascando la rotatoria al traffico di superficie.

Nell’ambito del traffico, su Piano ex Fiera, si chiede anche che non vengano eliminate le corsie di svolta a destra della rotatoria esistente (con corrispondente spreco di denaro) e venga rivisto il progetto degli accessi, facendo riferimento alla tav. 10 Approvata dalla Commissione Paesaggio.

IL COORDINAMENTO PREOCCUPATO PER LA QUALITA’ DELL’ARIA

Il coordinamento esprime preoccupazione per il potenziale inquinamento in una zona già critica da questo punto di vista. Tanto più che nei dintorni si trova un Centro di accoglienza di mamme con minori in difficoltà. Si chiede dunque che “venga allegato al PA un accurato studio relativo alla valutazione delle ricadute di inquinanti e degli impatti sanitari”.

La chiosa è tranchant: “Si chiede di ritirare l’attuale PA ex Fiera e di ripresentarlo a seguito di una su valutazione più accurata, finalizzata ad un utilizzo più coerente con la posizione strategica di quest’area nel contesto urbano”.

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