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Simone Pessina trionfa al Gran Sasso: “Contento della prestazione nonostante alcune difficoltà fisiche”

2 agosto 2024 | 11:17
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Simone Pessina trionfa al Gran Sasso: “Contento della prestazione nonostante alcune difficoltà fisiche”

Ennesima grande prestazione per l’usmatese Simone Pessina, che vince la sua seconda ultramaratona del 2024, questa volta sul Gran Sasso, che segue la seconda posizione della tappa toscana dello scorso giugno.

L’Aquila-Teramo. Dopo l’ottimo secondo posto ottenuto nella Pistoia-Abetone dello scorso 30 giugno, il maratoneta brianzolo Simone Pessinaha vinto l’ultramaratona del Gran Sasso, terminando la gara in 3.19’35″ con un notevole distacco sul secondo classificato, il pluridecorato maratoneta Alberico Di Cecco e sul terzo classificato Filippo Bovanini, dimostrando di compiere prestazioni dal grandissimo livello, nonostante alcuni problemi fisici che ha avuto in questi ultimi mesi.

In esclusiva a MBNews, il campione italiano classe ’85, che parteciperà ai Campionati del Mondo di 100 km che si terranno in India il prossimo dicembre, ha raccontato a freddo la sua prestazione in questa 50km sul Gran Sasso.

L’intervista

Che tipo di prestazione è stata la sua?

“Sono partito in condizioni scarse, con grande stanchezza avvalorata da alcuni esami ematici svolti in settimana. L’approccio alla gara è stato morbido perché sapevo di essere in difficoltà sia da un punto di vista tecnico che medico. È stata una giornata dura anche a causa dei 38 gradi nella parte bassa del percorso. Tuttavia, ho preso la con calma mantenendo nella salita verso il pianoro del Gran Sasso un ritmo sufficiente, senza poi forzare nella parte finale in discesa. Il tratto più difficile della gara è stato senza dubbio il pianoro (un tratto collinare di 15km di lunghezza), anche se con fatica ho saputo gestirmi bene. È stata dura, ma dai 40/41 km abbiamo scollinato e proseguito in discesa fino al paese. Ero molto stanco, ma l’ultimo tratto in discesa ha facilitato un po’ l’arrivo dopo la grande fatica accumulata nei chilometri precedenti”.

Si reputa soddisfatto della prestazione nonostante alcune difficoltà fisiche?

“Nel complesso sì, sono contento della mia prestazione. Riuscire ad avere la maturità mentale e tecnica per vincere una gara partendo con difficoltà tecniche è sicuramente un buon segno, e potrebbe essere una buona preparazione per i mondiali. Se si guarda al risultato finale, ho vinto sì con 7 minuti di vantaggio sul secondo e 10 sul terzo, ma analizzando lucidamente il tutto tecnicamente non è stata una prestazione stellare. Tuttavia, nel contesto delle difficoltà affrontate, come detto, è stata soddisfacente”.

Che differenze ha notato con la gara precedente, la Pistoia-Abetone?

“Da un punto di vista tecnico, sono due gare diverse, corse in momenti diversi e con avversari diversi. L’Abetone è più dura, con 1000 metri di dislivello in più rispetto al Gran Sasso. All’Abetone, nonostante le sensazioni negative, sono riuscito a gestire una giornata difficile, portando a casa una gara dignitosa. Domenica, il contesto di gara era diverso, non avevo avversari così forti come all’Abetone, anche se il secondo era un ex maratoneta di grande importanza, Alberico Di Cecco, un atleta di primissimo piano che ha fatto parte della nazionale azzurra di maratona. Il Gran Sasso, anche per la vittoria finale, ha suscitato emozioni più positive rispetto all’Abetone, anche se rileggendo la gara dell’Abetone nel post, ci sono aspetti positivi”.

Foto in copertina di Luca Bonanni – Fotoforgo.com