Maxi sequestro ambientale in Brianza: 3.100 tonnellate di rifiuti anche pericolosi
Reati ambientali su vaste aree private della Brianza adibite a discariche abusive. Sequestrate 3.100 tonnellate di rifiuti misti, speciali e pericolosi e denunciati 4 responsabili alla Procura della Repubblica di Monza.
Continuano senza sosta le operazioni della Guardia di Finanza di Monza nel contrasto ai reati ambientali. L’ultimo intervento, condotto in collaborazione con la Polizia Provinciale di Monza, ha portato al sequestro di tre vaste aree private nella Brianza, illegalmente adibite a discariche di rifiuti speciali e pericolosi. Le aree interessate si estendono su un totale di 12.850 metri quadrati tra i comuni di Triuggio e Varedo, e la quantità di rifiuti sequestrata ammonta a ben 3.100 tonnellate.

Le indagini, avviate dopo una mappatura del territorio effettuata con il supporto della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Varese, hanno permesso di individuare le aree sospette grazie a sofisticati sorvoli aerei. Successivamente, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza, insieme agli operatori della Polizia Provinciale, hanno eseguito perquisizioni mirate, riscontrando la presenza di rifiuti risultati illecitamente depositati in cumuli di macerie

L’attività ha permesso di sottoporre a sequestro – complessivamente – 3.100 tonnellate di rifiuti misti speciali, pericolosi e non, consistenti in materiale ferroso, provenienti da demolizioni industriali ovvero da lavori edili, R.A.E.E. (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) derivanti da impianti dismessi – strumentazione fuori uso – e batterie, oltre a rifiuti da giardinaggio (cassette di plastica, vasi, reti metalliche, tubi da irrigazione), parti di veicoli, quali sedili e centinaia di pneumatici, rifiuti di lana di vetro e lana di roccia, vetro e mobilio.
A seguito degli interventi, sono quattro i soggetti denunciati alla Procura della Repubblica di Monza per attività di gestione di rifiuti non autorizzata, di cui uno altresì responsabile di abuso edilizio e paesaggistico in relazione ad una delle aree individuate e ricompresa nel Parco Valle del Lambro.

Sono in corso gli accertamenti finalizzati alla messa in sicurezza dei siti e alla verifica, in collaborazione con gli Enti competenti, dell’eventuale contaminazione ambientale, posto che nel corso degli interventi sono state rilevate anche tracce di roghi appiccati sul posto con conseguente emissione nell’aria dei fumi della combustione.