A Casa LILT la riabilitazione oncologica è gratuita per i pazienti più fragili
23 settembre 2024 | 10:46

Un percorso che comprende mille sedute gratuite per i pazienti più fragili. Il progetto, della durata di 13 mesi, è sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula, in collaborazione con CESVI.
Un nuovo inizio per chi ha vinto la battaglia contro il cancro: il Progetto Rinascita di LILT Milano Monza Brianza offre un sostegno concreto ai pazienti oncologici più fragili. Grazie al contributo di Intesa Sanpaolo e al Programma Formula in collaborazione con CESVI, per 13 mesi verranno garantiti servizi gratuiti di riabilitazione fisica e psicologica a chi, superata la malattia, affronta ancora le sfide del ritorno alla normalità. Un’iniziativa che punta a eliminare le barriere economiche e sociali, permettendo a tutti di riscoprire la vita dopo il tumore.
In Italia i sopravvissuti a un cancro sono 3,6 milioni, numero in continua crescita grazie ai progressi nella diagnosi precoce. Nonostante i passi in avanti della medicina, le conseguenze degli interventi permangono impattando sulla vita sociale, psicologica e fisica di chi riesce a sopravvivere alla malattia. Per tale motivo è necessario intraprendere un percorso di riabilitazione fisica e psicologica, importante per garantire il ritorno alla normalità.
Per rispondere proprio a questo bisogno, LILT ha introdotto, presso Casa LILT a Monza, i servizi di riabilitazione dedicati alle persone con pregressa diagnosi di tumore e per renderlo accessibile a tutti prende il via il Progetto Rinascita. Il progetto prevede un budget di 100mila euro e che permetterà di offrire servizi di prevenzione terziaria gratuiti dedicati alla riabilitazione dei pazienti oncologici più fragili, anche grazie all’acquisto di attrezzatura all’avanguardia.
“Siamo grati a Intesa Sanpaolo, che ci permette di aiutare le persone più fragili a lasciarsi alle spalle la malattia oncologica grazie alla riabilitazione fisica e al supporto psicologico” – commenta Luisa Bruzzolo, direttrice generale di LILT Milano Monza Brianza -. “Con questo progetto facciamo nostro il motto della Giornata mondiale contro il cancro: “Close the care gap” cioè ridurre la disparità nelle cure e renderle realmente accessibili a tutti. Un obiettivo che LILT mette in pratica ogni giorno”.
“Abbiamo sostenuto il progetto di LILT Milano Monza Brianza, attraverso il nostro programma di crowdfunding Formula, perché come istituzione anche sociale, riteniamo sia fondamentale garantire il nostro impegno per promuovere l’inclusione, che passa altresì attraverso il sostegno di iniziative che vogliono rendere sempre più accessibili le cure e la riabilitazione dei malati più fragili”, ha commentato Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo. “La generosità delle persone, insieme al contributo della Banca, ha permesso di raggiungere l’obiettivo di raccolta fondi e di dare una risposta in tempi rapidi a un progetto che ha un importante impatto sulla comunità e sul territorio in cui opera”.
COME FUNZIONA IL PROGETTO RINASCITA DI CASA LILT
I pazienti più vulnerabili verranno individuati attraverso l’attivazione dello sportello sociale presso Casa LILT e potranno accedere gratuitamente a servizi di riabilitazione, di psiconcologia e di yoga rigenerativo. Ciascun paziente verrà seguito da un’équipe multidisciplinare e potrà contare su un percorso di riabilitazione personalizzato. Si tratta di circa mille prestazioni offerte gratuitamente ai pazienti in situazioni di fragilità socio economica, quali ad esempio visite fisiatriche, trattamento del linfedema e post-interventi maxillo-facciali, riabilitazione motoria e posturale e trattamento del pavimento pelvico; tutte attivate nelle sale dedicate alla fisioterapia e nella palestra riabilitativa di Casa LILT, ma anche di colloqui psiconcologici, offerti gratuitamente ai pazienti in situazioni di fragilità socioeconomica e di sedute di yoga rigenerativo di gruppo.
Il progetto prevede di raggiungere 150 pazienti oncologici, sia uomini che donne, per lo più maggiorenni e residenti sul territorio di Monza e della Brianza, in condizioni di fragilità socioeconomica e familiare.