Vuole interrompere la gravidanza dopo la violenza sessuale del marito: lui si oppone e la picchia, arrestato

28 settembre 2024 | 12:49
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Vuole interrompere la gravidanza dopo la violenza sessuale del marito: lui si oppone e la picchia, arrestato

Suo marito, un 26enne di origini albanesi, operaio e padre dei suoi due bambini, è stato arrestato dai militari mentre tentava di lasciare l’abitazione con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie.

Una telefonata disperata, un grido d’aiuto nel silenzio. È così che ieri pomeriggio una giovane donna, 25 anni e incinta, ha trovato il coraggio di spezzare le catene invisibili della paura, chiedendo aiuto al 112. Quando i Carabinieri della Stazione di Agrate Brianza sono entrati nella sua casa, hanno trovato una scena straziante: lividi evidenti al volto e al collo e la ragazza terrorizzata. 

Suo marito, un 26enne di origini albanesi, operaio e padre dei suoi due bambini, è stato arrestato dai militari mentre tentava di lasciare l’abitazione con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della moglie.

Quello di ieri sarebbe l’ultimo atto di un incubo che andava avanti dal 2020, quando la donna, ancora incinta del primo figlio, aveva cominciato a subire umiliazioni, percosse, insulti. Violenza dopo violenza, giorno dopo giorno, spesso sotto gli occhi innocenti dei loro due piccoli, testimoni involontari di un dolore che nessun bambino dovrebbe mai vedere.

L’ultimo episodio, quello che ha spinto la giovane madre a chiamare i soccorsi, è stato scatenato da una decisione delicata: interrompere una gravidanza indesiderata, frutto di una violenza sessuale subita proprio dal marito. Quando l’uomo ha scoperto della nuova gravidanza durante una visita medica, la sua reazione è stata feroce. Insulti, pugni, calci. Ma questa volta la donna ha trovato la forza di dire basta.

I Carabinieri, intervenuti tempestivamente, hanno messo fine all’aggressione. Dopo aver soccorso la vittima e portata in codice verde al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vimercate, dove è stata dimessa con pochi giorni di prognosi, l’hanno ascoltata, raccolto il suo racconto di anni di soprusi e di umiliazioni.

Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Monza è stato subito informato. Per il presunto aggressore è scattato l’arresto immediato e la traduzione presso la Casa Circondariale di Monza, mentre per la vittima è stata attivata la procedura del “Codice Rosso”.