Quanto mi costi

Calcio Monza, quanto mi costi? Ecco gli stipendi della rosa

La testata “Calcio e finanza” ha pubblicato un’analisi del monte stipendi delle 20 squadre di Serie A. Il Monza è a metà di una classifica che presenta distacchi abissali tra grandi club e team di seconda fascia. Qualche sorpresa tra i singoli…

Generico settembre 2024
Andrea Petagna è il giocatore più pagato della rosa monzese

Serie A, quanto mi costi. La testata “Calcio e finanza”, specializzata nell’analisi degli intrecci tra calcio ed economia, ha pubblicato la graduatoria del monte ingaggi dei club partecipanti alla Serie A 2024/2025. In una classifica che mostra un dato totale del campionato in linea con la stagione scorsa (106 milioni di euro lordi, ovvero una media di 53 milioni per club) non mancano le sorprese tra costo delle rose attuali e posizione in classifica nello scorso torneo.

Le fasce

Le spese per gli stipendi dei calciatori dividono il campionato in almeno quattro fasce rispetto al dato medio di 53 milioni di € per club. Ecco la composizione partendo dalla squadra con il monte ingaggi più basso:

Prima fascia: 6 club la cui spesa è fino alla metà della media del torneo, e comprende Hellas Verona, Venezia, Empoli, Lecce, Cagliari e Parma.

Seconda fascia: 6 club la cui spesa per ingaggi è tra 28 e 53 milioni. Ci sono Udinese, Genoa, Monza, Bologna, Como (10° in questa classifica) e Torino.

Terza fascia: 5 club con spesa per ingaggi tra 53 e 100 milioni. E’ il gruppo di Atalanta, Fiorentina, Lazio, Napoli e Roma

Quarta fascia: 3 top club, la cui spesa superiore al doppio della media – Milan, Juventus e Inter

La graduatoria vede l’Hellas Verona all’ultimo posto (18 milioni di ingaggi), l’Inter al vertice (142 milioni) ed il Monza al 12° posto (35 milioni).

Sorprese e delusioni

Non mancano le sorprese rispetto alla classifica del 2023/2024: il Bologna (11° posto per monte ingaggi), ha firmato un campionato straordinario classificandosi quinto ed accedendo alla Champions League.

L’Hellas Verona ha rivoluzionato completamente la rosa nel mese di gennaio 2024 abbassando drasticamente il monte ingaggi: nonostante questa dinamica, che ha portato gli scaligeri in coda a questa speciale classifica, il risultato in campionato è stato un eccellente tredicesimo posto.

Tra le delusioni impossibile non citare il Napoli: gli azzurri hanno deluso enormemente sul campo, chiudendo al 10° posto la stagione con lo scudetto cucito sulla maglia. Il monte ingaggi dei campani è attualmente il quinto: 83 milioni di €, in crescita del 15% rispetto al deludente 2023-2024, con il chiaro obiettivo di rilanciare le ambizioni di classifica.

Il Calcio Monza è in una situazione di equilibrio: 12° piazza in classifica sia per i punti conquistati sia per gli stipendi erogati alla rosa, pari a 35 milioni di euro.

Singoli biancorossi

L’analisi della testata consente poi di analizzare lo stipendio netto e lordo dei singoli atleti in rosa e confrontarlo con lo stesso dato della stagione 2023-2024: il dato abbastanza sorprendente è che il monte ingaggi biancorosso è cresciuto rispetto alla scorsa stagione del 7,4%, passando da 32.6 a 35 milioni, nonostante le cessioni di Colpani e Di Gregorio e un mercato estivo non certo spumeggiante.

Com’è possibile? La spiegazione risiede nel “rientro alla base” di due giocatori che erano in prestito presso altre squadre come Petagna (3,3 milioni di stipendio lordo, il più pagato della rosa) e Cragno (1,85 milioni) i cui contratti risalgono a due stagioni fa quando l’allora presidente Silvio Berlusconi investì circa 40 milioni nella prima sessione di mercato estiva in massima serie.

C’è poi il ritorno di Sensi, questa volta da svincolato, che avrà uno stipendio lordo di 2,77 milioni e si inserisce al quarto posto alle spalle di Izzo (3,14 milioni) e Pablo Marì (2,1 milioni lordi, ma con una tassazione differente rispetto agli altri).

Nella top 10 dei biancorossi più pagati – conclusa da capitan Pessina, con 1,48 milioni – ci sono anche Ciurria (2,74 milioni) e Caprari (1,67 milioni), giocatori attesi da un pronto riscatto dopo un anno difficile contrassegnato da gravi infortuni.

Come dimostrano i casi di Hellas Verona e Bologna dell’ultimo torneo, la classifica degli stipendi non rappresenta mai pienamente quella sportiva.

E’ tuttavia abbastanza evidente come la proprietà biancorossa, nelle mani di Fininvest,  abbia deciso di limitare gli investimenti sui giocatori “pronti” preferendo giovani promesse da valorizzare per poter sostenere i costi della permanenza in Serie A: è il caso di Bondo (400 mila lordi), Maldini (550 mila lordi) e  Forson (550 mila lordi).

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