Al circolino ormai ci sono pochissime persone: il gestore e un paio di pensionati. Per il resto, sedie e tavoli vuoti e tanta tristezza. Il “Quagliodromo” di San Carlo a Desio, circolo ricreativo nato quasi 50 anni fa, chiuderà a fine mese. Deve infatti lasciare spazio a Pedemontana, che passerà proprio attraverso i terreni del Quagliodromo, dietro l’ospedale, in via Dei Boschi, al confine con Seregno. Inutili le battaglie per salvare l’area, portate avanti soprattutto negli ultimi mesi dai proprietari del circolo, dai soci delle associazioni “Levrieri” e “DAC tiro aria compressa” , che qui hanno sede, e da tutto il movimento “No Pedemontana”.
I proprietari si arrendono
“Organizzeremo probabilmente un ultimo pranzo di addio” commenta amareggiata la proprietaria Rosella Arienti. “Chiudiamo definitivamente” dice in modo esplicito. L’area che già nei mesi scorsi era stata delimitata dalle reti di Pedemontana si è ulteriormente allargata. Ora occupa tutto il prato che finora era destinato all’addestramento cani, alla caccia e alle gare cinofile. A breve arriverà anche al vero e proprio circolino. “Ci hanno detto che tra qualche settimana le reti verranno ulteriormente spostate al confine con lo stabile” spiega Rosella Arienti. Ai proprietari non resta che arrendersi: chiudere tutto ed eventualmente trovare una sede alternativa. “Noi avremmo bisogno di un’area simile a quella in cui abbiamo avuto la nostra sede finora, ma in zona non esiste. E il comune non concede aree”.
I frequentatori del circolo: “E adesso dove andremo?”
Sono quasi 300 i tesserati del circolo. “Non sapremo più dove andare” dice con rassegnazione mista a rabbia uno dei pochi pensionati rimasti in questi giorni a frequentare il circolo ricreativo. “Io vengo qui tutti i pomeriggi: si sta insieme, si gioca a carte, si chiacchiera. Tra qualche settimana che cosa farò?”.
Il Quagliodromo è una delle tante realtà espropriate da Pedemontana. “La società aveva offerto a tutti 9,50 euro al metro quadrato. Noi per il momento non abbiamo preso soldi – specifica Rosella Arienti – La pratica è nelle mani degli avvocati. La presa di possesso dei terreni è partita nell’ottobre 2023. Ormai siamo costretti a chiudere. Pedemontana sta per occupare tutta l’area”.
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