Desio, la “pentola della solidarietà” per il popolo ucraino

Oltre 700 chili di trippa sono stati cucinati in piazza Conciliazione sabato in occasione dell’evento organizzato dall’associazione Regala un Sorriso. Il ricavato dell’iniziativa, giunta alla ventesima edizione, servirà per inviare in Ucraina alimenti e medicinali.
Settecento chili di trippa, conditi con 20 litri di olio. Li hanno preparati i volontari dell’associazione “Regala un sorriso“ di Desio che, come ogni anno, propongono la “Trippa in piazza” a sostegno dei progetti in Ucraina.
Sabato la trippa è stata cucinata in piazza Conciliazione in un grosso pentolone, la “pentola della solidarietà”: i cuochi hanno lavorato per tutto il giorno. Nel frattempo altri volontari si sono dati da fare per confezionare le porzioni da vendere. Nel tardo pomeriggio è iniziata la distribuzione. Oltre mille le porzioni preparate. C’è chi ha deciso di consumarle direttamente in piazza, ai tavoloni allestiti per l’occasione in piazza, chi invece ha scelto l’asporto. Tanti, come sempre, i desiani che hanno risposto all’appello dell’associazione e hanno aderito all’iniziativa dando il proprio contributo. L’evento di solidarietà è diventato così una vera e propria festa. Quest’anno si è esibita dal vivo la “Band dei sindaci d’Italia”.
Il sostegno materiale al popolo ucraino
“Da tanti anni organizziamo la Pentola della Solidarietà – spiega il presidente dell’associazione Sergio Galbiati – Lo abbiamo fatto per 20 anni per sostenere i bambini di Chernobyl. Da quando è scoppiata la guerra, cerchiamo di aiutare tutto il popolo ucraino in questo momento di forte difficoltà. L’anno scorso abbiamo inviato a Chernigov due ambulanze pediatriche. Quest’anno, col ricavato dell’iniziativa, invieremo in Ucrainamedicinali e alimentari”. L’obiettivo, in particolare, è quello di inviare generi alimentari, cancelleria e medicinali e sostenere pranzi comunitari per più di 400 persone.
I progetti dell’associazione per i bambini di Chernobyl
L’associazione a partire dal 2002 ha accolto numerosi bambini ucraini, ospitati da famiglie desiane, per un soggiorno terapeutico a seguito del disastro nucleare di Chernobyl. Dal 2004 a 2021 ha sostenuto numerosi progetti per la cura e il futuro dei bambini ospitati negli orfanotrofi, con l’acquisto di materiale scolastico, medicinali, vestiti, col restauro di edifici e impianti, bagni, riscaldamento e cucine. Ha finanziato anche una casa di accoglienza per i giovani che hanno terminato gli studi e che si sostengono con la produzione di miele e la coltura nei campi e nei frutteti.