Cronaca

Cade dalla scala e muore: 75enne vittima a Cesano Maderno

Un nuovo dramma si è consumato questa mattina a Cesano Maderno, in Brianza, dove un uomo di 75 anni ha perso la vita in un tragico incidente sul lavoro

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I soccorsi

Un nuovo dramma si è consumato questa mattina a Cesano Maderno, in Brianza, dove un uomo di 75 anni ha perso la vita in un tragico incidente sul lavoro. La vittima, Felice Cilio, titolare di un’impresa individuale, è caduta da una scala a pioli mentre stava eseguendo lavori in quota all’interno di un ex edificio industriale in fase di ristrutturazione, destinato a diventare un’abitazione.

L’incidente è avvenuto intorno alle 9:36 in via Geremia Bonomelli. Felice Cilio stava lavorando da solo su una scala all’interno di un’area coperta, impegnato nell’installazione di impianti nel suo stesso immobile, che stava ristrutturando. Durante l’operazione, la scala, dalle prime ricostruzioni pare non fosse fissata, si è mossa e l’uomo è precipitato da un’altezza di oltre 2,5 metri. L’impatto al suolo è stato fatale.

Al momento della caduta, sul posto era presente un’altra persona, un elettricista. Quest’ultimo, però, si trovava lontano dalla scena e di spalle rispetto alla vittima, non vedendo nulla ma sentendo solo il terribile tonfo della caduta. Nonostante il rapido intervento dei soccorsi, tra cui un’ambulanza e un’automedica, insieme a Polizia Locale, Vigili del Fuoco e tecnici dell’ATS, per Felice Cilio non c’è stato nulla da fare. Il decesso è stato constatato sul posto.

Gli agenti della Polizia Locale, guidati dal Comandante Gabriele Caimi, hanno avviato un’indagine per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Saranno valutate tutte le circostanze che hanno portato alla caduta fatale, con particolare attenzione all’utilizzo della scala.

Questo tragico evento riaccende i riflettori sulla sicurezza nei cantieri edili, specialmente in un contesto come quello della Brianza, dove gli incidenti sul lavoro continuano a rappresentare una grave preoccupazione. La morte di Felice Cilio aggiunge un altro nome alla triste lista di vittime di infortuni sul lavoro.

Nella giornata di oggi, 2 settembre, anche il commento dei sindacati: “Di fronte a questi eventi come Sindacato non possiamo che ribadire l’importanza della prevenzione, di investire sulla formazione, di utilizzare al meglio le innovazioni tecnologiche, e di avviare una grande campagna sulla cultura della sicurezza e della legalità”, ha detto Roberto Frigerio 
Segretario CISL Monza Brianza Lecco con delega a salute e sicurezza sul lavoro che ha poi aggiunto: “Parallelamente il servizio ispettivo deve essere più incisivo e puntuale, l’aspetto sanzionatorio funziona da deterrente. Questo resta un punto debole in quanto il numero di ispettori sul territorio è insufficiente anche se recentemente qualche assunzione è stata fatta”.
E ancora: “La situazione peggiora in realtà molto piccole, spesso in appalto o subappalto, dove la formazione si limita spesso alla consegna di un opuscolo sulle direttive da seguire. La patente a crediti in partenza il prossimo ottobre, se ben declinata, potrebbe essere uno strumento per promuovere buone prassi e garantire la formazione di chiunque entri in un cantiere edile anche se a questo su questo strumento – come già espresso dalla FILCA CISL dopo l’ultimo tavolo tecnico con il Governo del 10 luglio scorso – permangono seri dubbi legati ai criteri per il recupero dei crediti nel caso di superamento della soglia minima”.

“È inaccettabile che si continui a morire sul lavoro – ha dichiarato Eloisa Dacquino, Segretaria Confederale UIL Lombardia – 9 persone decedute in Lombardia nel solo mese di agosto, un periodo generalmente di sospensione delle attività lavorative, già una nel mese appena iniziato, oltre 86 da inizio anno, di cui le ultime quattro nella fascia di età compresa tra i 66 e i 75 anni, morte a seguito di cadute dall’alto come accaduto stamani all’operaio di 75 anni precipitato da una scala in un cantiere a Binzago. Ci chiediamo su quante tragedie ancora dovremo intervenire, quante situazioni anomale, abusi, violazioni dovremo ancora denunciare affinché ci sia la dovuta attenzione su un tema che dovrebbe essere prioritario, quello della sicurezza sul lavoro”.

 

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