Politica

Giada Turato, l’ex assessore: “Rifarei tutto, anche quello che mi sono rifiutata di fare”

Le foto della prima seduta del Consiglio Comunale di Monza

Monza. È arrivata nel giorno del primo consiglio comunale di Monza post-estate la lettera/replica della ormai ex assessora alla mobilità e all’ambiente del comune di Monza Giada Turato, le cui deleghe sono state ritirate dal sindaco Paolo Pilotto una ventina di giorni fa. Un fulmine a ciel sereno per tanti, una notizia sussurrata nei corridoi per alcuni, sicuramente una delle rotture più forti della recente politica monzese. Turato, che aveva taciuto sulla vicenda e condiviso alcuni pensieri solo sui suoi social, oggi ha rilasciato una nota stampa in cui mette nero su bianco la sua versione dei fatti e promette “non lascio la politica“, ma qualche sassolino dalle scarpe se lo toglie. “Rifarei tutto ciò che ho fatto e ancor più convintamente quello che mi sono rifiutata di fare – commenta – la revoca è avvenuta in maniera repentina, ferita per le modalità“.

Turato: “Mi sono rifiutata di fare delle cose…”

“Da agosto 2024 non mi sarà più consentito occuparmi degli impegni di Assessore all’Ambiente, Energia, Mobilità del Comune di Monza a causa della revoca inaspettata e con effetto immediato di tutte le deleghe da parte del Sindaco Paolo Pilotto – scrive Giada Turato. – Il decreto di revoca mi è stato notificato in modo improvviso il 22 agosto u.s., senza che fosse mai stata discussa la possibilità in precedenza. Dispiace molto dal punto di vista umano, prima ancora che politico, per le modalità inaspettate con cui sono stata dimissionata dal mio incarico. Alla ripresa del consiglio comunale, non posso che esprimere grande rammarico per non potere partecipare alla discussione sul primo piano urbano della mobilità di Monza che porta anche la mia firma, M5 e altri progetti su cui ho speso tutto il mio impegno e le mie energie”.

“Mi sono proposta alla politica monzese partendo dal basso con l’intento di mettere a disposizione dei cittadini le mie competenze professionali. Dopo un inaspettato successo elettorale, ho accettato con entusiasmo e passione un ruolo gravoso, mettendo in standby la mia professione per mettermi a tempo pieno a servizio della città.  Su questa importante assegnazione mi sento di ringraziare il Sindaco Pilotto e il mio partito per la fiducia e l’appoggio incondizionato in ogni iniziativa che ho intrapreso e condiviso con la Giunta. Rifarei tutto ciò che ho fatto e ancor più convintamente quello che mi sono rifiutata di fare, perché non era nell’interesse di Monza e anzi avrebbe comportato rischi a carico della città, applicando le mie competenze in tema di appalti e trasparenza amministrativa”.

“In questi anni credo di avere messo in campo grandi pilastri che Monza aspettava da tempo, tra cui il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), la metropolitana M5, la riqualificazione della stazione FS, la nuova fermata ferroviaria Monza Est rifinanziata con 6 milioni di euro, la modifica del progetto Serravalle sullo svincolo A52, la Strategia contro i cambiamenti climatici, l’estensione del Parco Regionale Valle Lambro. Sono solo alcune delle battaglie che ho portato avanti a livello locale, regionale e nazionale. Dispiace che nonostante tutto l’impegno profuso non mi sia consentito di raccogliere i frutti di quanto seminato. In questi giorni parte la fase operativa, onerosa e delicatissima di questi progetti. Mi auguro che siano portati avanti celermente perché costituiscono un’imperdibile opportunità di crescita per il futuro di Monza”.

Turato, la sua versione: “Circolano voci, ma sono false”

“Il fatto che la revoca dell’incarico sia avvenuta in maniera improvvisa e repentina in agosto, senza che fossero esplicitate le motivazioni reali, ha impedito un dibattito pubblico a cui sia io che i monzesi avevamo diritto, per smentire le ricostruzioni e illazioni fantasiose da parte di terzi circolate negli ultimi giorni, alle quali non intendo prendere parte. Circolano voci che avrei rilasciato interviste ai giornali. Falso. Voci che avrei problemi con gli uffici. Falso. Voci che la maggioranza degli Assessori o il partito a cui appartengo, il Pd, avesse chiesto il mio allontanamento. Falso. Voci che io avrei rifiutato un alleggerimento di deleghe. Anche questo è falso. Lascio per ultimi i temi personali che dimostrano quanto una certa politica possa scendere in basso, aldilà delle retoriche sui diritti delle donne”.

“La mia avventura politica non è finita”

Sono contenta di avere conosciuto la politica fino ad appassionarmene profondamente, perché ha scatenato in me la voglia di cambiare le cose. Ringrazio per gli innumerevoli attestati di stima e messaggi di solidarietà giunti dalla base del partito a cui sono iscritta, da cittadini e politici di ogni schieramento che testimoniano l’impegno e la grande mole di attività svolte in questi anni, oltre che la mia disponibilità al contatto diretto con i cittadini.  Il 22 agosto non è finita la mia avventura politica. Anzi, in un certo senso è da questo brutto episodio che ripartirà il mio nuovo impegno per Monza. Lo dico soprattutto ai 272 elettori che hanno creduto in me, ai cittadini e associazioni alle quali non sono riuscita a dedicare il tempo che avrei voluto a causa degli impegni gravosi che portavo sulle spalle. Sono sicura che presto riuscirò a far sì che l’amore per Monza, la mia passione e determinazione al cambiamento possano essere di nuovo messi a servizio dei monzesi.

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