Cronaca

Gran Premio d’Italia, a Monza lotta al bagarinaggio: sequestrati 394 biglietti

Il 95° Gran Premio d’Italia a Monza non è stato solo un evento sportivo di risonanza mondiale, ma anche un’importante occasione per garantire sicurezza e legalità

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Il Colonello Rosario Di Gangi e il Colonnello Gerardo Marinelli

Il 95° Gran Premio d’Italia a Monza non è stato solo un evento sportivo di risonanza mondiale, ma anche un’importante occasione per garantire sicurezza e legalità, grazie al significativo impegno della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri. Durante i tre giorni della manifestazione, le Fiamme Gialle hanno svolto un ruolo cruciale nelle operazioni di contrasto al bagarinaggio, alla contraffazione e al lavoro nero, oltre a partecipare attivamente alle operazioni antiterrorismo in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato.

Bagarinaggio e contraffazione: sequestrati biglietti e cimeli falsi

Uno degli interventi più rilevanti della Guardia di Finanza durante il Gran Premio ha riguardato il contrasto al fenomeno del bagarinaggio. Grazie a un’operazione mirata, sono stati sequestrati ben 394 biglietti rivenduti illegalmente a prezzi esorbitanti, o falsi, sottraendo così ingenti somme di denaro a chi cercava di speculare sull’entusiasmo dei tifosi.

Parallelamente, le Fiamme Gialle hanno effettuato numerosi controlli per contrastare la vendita di merce contraffatta. In totale, sono stati sequestrati oltre 2.500 cimeli falsi, tra cui magliette, cappellini e altri gadget, che venivano spacciati per articoli ufficiali del Gran Premio. Questi interventi non solo hanno protetto i consumatori dalla truffa, ma hanno anche salvaguardato il marchio ufficiale dell’evento e dei team partecipanti.

Operazioni antiterrorismo: un presidio di sicurezza

Il Gran Premio di Monza, vista la sua importanza e la grande affluenza di pubblico, è stato oggetto di particolare attenzione per quanto riguarda la sicurezza. La Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato, ha partecipato attivamente alle operazioni antiterrorismo, garantendo un alto livello di sicurezza per tutti i partecipanti.

L’impiego di 283 finanzieri durante i tre giorni dell’evento ha assicurato un controllo capillare dell’area, con operazioni di monitoraggio e prevenzione che hanno coinvolto tutte le zone sensibili, comprese quelle di afflusso e deflusso del pubblico. Queste operazioni sono state fondamentali per prevenire qualsiasi minaccia e per assicurare un ambiente sicuro durante tutta la manifestazione.

L’Arma dei Carabinieri ha messo in campo un’intensa attività di prevenzione grazie all’impiego di pattuglie in borghese anche sulle navette che trasportavano i tifosi. Grazie agli uomini dell’Arma le operazioni di deflusso dal Tempio della velocità si sono svolte senza intoppi di concerto con gli agenti della Polizia Locale.

Lavoro nero: un fenomeno sotto controllo

Oltre alle operazioni contro il bagarinaggio e la contraffazione, la Guardia di Finanza ha anche condotto un’intensa attività di contrasto al lavoro nero. Numerosi controlli sono stati effettuati presso i punti vendita e i servizi connessi all’evento, portando alla luce diverse irregolarità. Gli interventi hanno permesso di identificare situazioni di lavoro sommerso, contribuendo a garantire il rispetto delle norme lavorative e a tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti nell’organizzazione del Gran Premio.

Ferrari celebra i 250 anni della Guardia di Finanza

Al Gran Premio d’Italia di Monza, la Ferrari è scesa in pista con un omaggio speciale alla Guardia di Finanza, celebrando i 250 anni di storia del Corpo con un logo esclusivo sulle sue SF-24. Questo gesto rappresenta non solo un tributo, ma anche un legame profondo tra due eccellenze italiane, unite dai valori di impegno, dedizione e innovazione.

Il logo, che i tifosi hanno potuto ammirare sulle rosse Ferrari, è un simbolo di storia e modernità. Nella stilizzazione del numero 250, si fonde la fiamma iconica della Guardia di Finanza, accompagnata dal tricolore nazionale. Un design essenziale ma potente, che racchiude in sé oltre due secoli di tradizione e futuro. Il motto “Nella tradizione il futuro” incarna perfettamente lo spirito della Guardia di Finanza, un corpo che, pur mantenendo saldi i propri valori, continua ad evolversi per affrontare le sfide del domani.

 

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