Gran Premio d’Italia a Monza: imponente dispiegamento di Forza dell’Ordine

2 settembre 2024 | 13:58
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Gran Premio d’Italia a Monza: imponente dispiegamento di Forza dell’Ordine

Mai come quest’anno, l’eccellenza dell’organizzazione della sicurezza ha brillato in occasione del 95° Gran Premio d’Italia, che si è svolto nel circuito di Monza nella prima settimana di settembre.

Mai come quest’anno, l’eccellenza dell’organizzazione della sicurezza ha brillato in occasione del 95° Gran Premio d’Italia, che si è svolto nel circuito di Monza nella prima settimana di settembre. La Polizia di Stato, attraverso la Questura di Monza e della Brianza, ha messo in campo un’imponente macchina organizzativa per garantire la sicurezza di un evento di portata internazionale, che ha richiamato ben 250.000 spettatori nei tre giorni di manifestazione.

gran premio monza sicurezza questura

Una sicurezza capillare e ben coordinata

La pianificazione della sicurezza è stata minuziosa e ha coinvolto 400 uomini il venerdì, 510 il sabato e 620 la domenica. Ogni aspetto dell’evento è stato monitorato e gestito con la massima attenzione. L’ordinanza di servizio del Questore, basata sulle direttive condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto, ha stabilito una cornice di sicurezza che si estendeva non solo all’interno del circuito, ma anche alle aree cittadine circostanti.

Le aree di afflusso e deflusso, come i 13 parcheggi dislocati su cinque comuni, le due stazioni ferroviarie di Monza e Biassono, i tre capolinea delle navette, e le aree campeggio esterne al parco, sono state costantemente presidiate. Il controllo ha riguardato anche le zone urbane interessate dagli eventi correlati al Fuori GP, come esposizioni tematiche, spettacoli musicali e proiezioni su maxi schermi delle prove e della gara.

Ogni settore strategico è stato presidiato da un Primo Dirigente della Polizia di Stato, che ha coordinato le operazioni attraverso funzionari e ufficiali dell’Arma dei Carabinieri. Le forze dell’ordine sono state dislocate nei 12 accessi principali dell’autodromo, nei punti di filtraggio, nelle aree interne popolate dal pubblico e lungo il perimetro sensibile del circuito, che includeva la linea di partenza, la pit lane, la tribuna autorità, gli accessi diretti alla pista e i punti critici del muro di cinta.

Dispositivi anti-terrorismo e sorveglianza avanzata

La sicurezza dell’evento ha visto anche l’impiego di reparti speciali anti-terrorismo, messi a disposizione dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Tra questi, team cinofili antiesplosivo, artificieri, unità operative di pronto intervento della Polizia di Stato e squadre operative speciali dell’Arma dei Carabinieri, tutte provenienti da varie province italiane, tra cui Milano, Palermo, Torino e Lecco. Questi reparti specializzati hanno garantito una risposta rapida ed efficace in caso di emergenze di natura terroristica o ad alta complessità.

Un altro elemento cruciale del dispositivo di sicurezza è stata la sorveglianza aerea, garantita dall’elicottero del II Reparto Volo della Polizia di Stato di Milano-Malpensa, dotato di sistema ELITE per la registrazione di immagini. Queste immagini venivano immediatamente trasmesse al Centro di gestione della sicurezza, situato all’interno dell’autodromo di Monza, per un controllo in tempo reale della situazione.

Inoltre, un divieto di sorvolo è stato imposto per un raggio di 5,5 km attorno all’autodromo, vietando qualsiasi attività aerea, inclusi i droni, eccetto per i voli autorizzati dall’ENAC. Nonostante ciò, sono state denunciate tre persone per aver violato queste restrizioni, confermando l’efficacia dei dispositivi di intercettazione e la prontezza operativa delle forze di sicurezza.

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Educazione alla legalità e interventi di soccorso

Durante il Fuori GP di Monza, la Polizia Stradale ha allestito un’area dedicata all’educazione alla legalità, con stand espositivi e informativi. Di particolare interesse è stato il “percorso della alcolemia”, un tappeto rappresentante un percorso stradale su cui i visitatori, indossando speciali occhiali che simulano gli effetti dell’ebbrezza e dell’uso di sostanze stupefacenti, hanno potuto sperimentare le difficoltà motorie e di coordinazione che ne derivano. Un altro percorso è stato riservato all’educazione stradale, con particolare enfasi sull’importanza del casco, delle cinture di sicurezza e sul pericolo dell’uso del cellulare alla guida.

Uno spazio esclusivo è stato dedicato ai bambini, con un percorso ciclabile dotato di segnaletica stradale orizzontale e verticale, dove i più piccoli hanno potuto imparare le regole della circolazione stradale in un ambiente sicuro e controllato. L’obiettivo era trasmettere l’importanza della sicurezza stradale fin dalla tenera età, attraverso un’esperienza educativa coinvolgente e interattiva.

Il pubblico ha avuto anche l’opportunità di salire a bordo delle moto della Polizia Stradale e della Lamborghini Urus Performante, una delle vetture di punta utilizzate per il trasporto veloce di organi, sangue e farmaci per trapianti o interventi chirurgici urgenti. Dal 2004, queste Lamborghini hanno effettuato 244 trasporti di organi e oltre 390 interventi su strade, sottolineando l’importanza di questi veicoli speciali nella gestione delle emergenze sanitarie.

Un bilancio positivo e senza criticità

Nonostante l’enorme affluenza e la complessità dell’evento, tutte le operazioni si sono svolte senza alcuna criticità. Le pattuglie dislocate nell’area del Gran Premio hanno effettuato diverse operazioni di soccorso, tra cui il ricongiungimento di minori con i genitori dopo che si erano persi nella folla. Inoltre, l’ufficio mobile della Polizia di Stato ha gestito 11 denunce di smarrimento di oggetti personali.

In conclusione, il 95° Gran Premio d’Italia a Monza è stato un successo non solo per gli appassionati di motori, ma anche per le forze dell’ordine, che hanno dimostrato un’organizzazione impeccabile e una grande capacità di coordinamento.