Varedo. I ponti P2 e P5 di Varedo, che sovrastano la trafficata Milano-Meda, sono stati finalmente restaurati e messi in sicurezza, segnando la conclusione di un intervento cruciale per la viabilità e la sicurezza della zona. I lavori, finanziati da Regione Lombardia attraverso il Fondo Sviluppo Coesione con risorse europee, hanno riguardato un ampio recupero conservativo delle superfici degradate, il potenziamento delle barriere di sicurezza stradali e importanti consolidamenti strutturali.
I LAVORI
Le operazioni sui due ponti erano state annunciate verso la fine del 2023, ma solo oggi si è potuto dichiarare completato il ripristino. Il cavalcavia Monte Tre Croci (P5) era stato in gran parte sistemato già lo scorso anno, restando in sospeso solo alcune rifiniture, ora portate a termine. Più complesso l’intervento sul cavalcavia Brianza (P2), che ha richiesto ulteriori operazioni, tra cui la posa di nuove barriere di sicurezza e la demolizione e ricostruzione del cordolo a bordo del ponte.
Il ritardo nei lavori, ora conclusi, è stato dovuto alla necessità di gestire i numerosi impianti tecnologici presenti, tra cui quelli di energia elettrica (con 5 tubazioni Enel) e, in precedenza, quelli di telecomunicazioni, acqua e metano. Questi impianti hanno dovuto essere temporaneamente spostati e successivamente ricollocati in modo definitivo, un’operazione complessa ma che si è rivelata vantaggiosa per gli enti gestori coinvolti. Aziende come Enel, TIM, BrianzAcque, RetiPiù e Snam Rete Gas hanno colto l’occasione per modernizzare e potenziare le proprie infrastrutture, in collaborazione con la Provincia di Monza e Brianza.
OPERAZIONE PONTI SICURI A VAREDO: IL COMMENTO
“Al ponte P2 mancano ora solo piccoli lavori di rifinitura, come la posa dei giunti di dilatazione e la tinteggiatura finale, che saranno realizzati questo autunno, prevalentemente in orario notturno,” ha spiegato Luca Santambrogio, Presidente della Provincia MB. “In entrambi i casi, i ponti erano comunque già stati riaperti alla circolazione ciclopedonale, con alcune limitazioni temporanee per consentire l’ultimazione dei lavori. Nonostante le difficoltà incontrate, siamo soddisfatti di essere riusciti a impiegare fondi che, per la loro specificità, richiedono articolate procedure di fruizione e rendicontazione.”
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