Vimercate

Che splendore a Palazzo Trotti!

Presentato il risultato del restauro di tre sale di Palazzo Trotti, finanziato per 400mila euro da Regione Lombardia: legno caldo e affreschi pieni di luce.

palazzo trotti restauro vimercate
Decorazioni lignee.

Gli affreschi e le decorazioni lignee di Palazzo Trotti a Vimercate sono tornati a splendere grazie al restauro da 400mila euro finanziato da Regione Lombardia e a una ricchissima equipe di maestranze, ditte specializzate, esponenti delle istituzioni coinvolte come la Soprintendenza. E con il coinvolgimento del Ministero e di Regione. Tutti presenti, oggi 16 settembre, insieme al sindaco di Vimercate Francesco Cereda, per la presentazione alla stampa dello splendido risultato. Sotto le abili mani degli operatori di Studio Restauri Formica e Ferrari Trecate Massimo, in coordinamento con il professor Mario Vergani della Soprintendenza, tre sale del Palazzo seicentesco che ospita il municipio hanno ritrovato l’antico splendore. Un primo brillante passo per una riqualificazione che dovrà andare avanti e interessare passo a passo tutto il palazzo.

Le sale coinvolte sono l’Atalanta, sede della giunta, la Semiramide e un terzo locale oggi suddiviso in due stanze assegnate a ufficio del vicesindaco e del presidente del Consiglio comunale. Operatrici dello studio di restauro hanno lavorato intere giornate in ginocchio sul pavimento per rimuovere secoli di polvere e fare riemergere i motivi dei pavimenti in legno che alterna diverse cromie nella morbidezza del noce. Ripristinati anche i rivestimenti lignei delle pareti, i soffitti e le pregiate “teste umane” che incorniciano gli infissi riproponendo acconciature e stili dell’epoca. Con qualche analogia con i personaggi del Promessi Sposi. E poi gli affreschi, “restaurati senza nessun materiale estraneo alla natura chimica dell’affresco originario”, hanno spiegato gli esperti, con ritocchi in acquerello o matita a garantire la reversibilità. Interventi anche sull‘impianto di illuminazione a led a basso consumo. Le stanze restaurate sono quelle che per più di un secolo mantennero destinazione simile, hanno spiegato gli esponenti della Soprintendenza, sala conversazione e sala da gioco con un biliardo che intorno al 1733 costituiva un pezzo di valore eccezionale. Lo ha ricostruito il lungo lavoro di ricerca storica che ha dimostrato come il suo costo fosse secondo, tra gli arredi, solo ai due letti del conte e della contessa. Fino al 1862, data di acquisto di Palazzo Trotti dal Comune, quelle sale oggi tornate a nuovo erano gli spazi in cui i Trotti consumavano la vita di società, ricevendo gli amici.

Siamo molto soddisfatti guardate che gioielli – ha dichiarato il sindaco Francesco Cereda riferendosi alle tre sale – da qualche parte dovevamo pur cominciare e abbiamo iniziato dagli spazi che ne avevano più bisogno. Come ogni volta che un paziente si trova in una situazione delicata, a intervenire è stata un’equipe specializzata e ricca”. Parole di soddisfazione anche da parte dell’assessore regionale agli enti locali Massimo Sertori, che ha ricordato come il finanziamento sia stato garantito all’interno del Piano Lombardia, in armonia con le indicazioni dell’amministrazione comunale, “perchè sono i sindaci, gli assessori e i consiglieri che conoscono il loro territorio – ha detto – e che ne conoscono le necessità. Un risultato come quello che vediamo oggi mi dimostra che questo metodo è quello giusto. E sempre più spesso mi capita di osservare i progetti che abbiamo finanziato nei Comuni e di rilevare come i soldi siano state ben spesi”.

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