Storie creative

Paolo Bombonato, il pendolare “in incognito” che da 10 anni ritrae i passeggeri

Noi di MBNews abbiamo intervistato l'architetto medese, da oltre 20 anni pendolare di Ferrovie Nord, che grazie ai viaggi in treno ha dato libero sfogo alla sua arte: il disegno a mano libera. Ecco cosa ci ha raccontato

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Uno dei ritratti di Paolo Bombonato

Meda. Architetto di giorno. Artista di notte. O meglio, artista durante il viaggio di ritorno in treno da Milano a Meda. Questa è la "doppia vita" di Paolo Bombonato, architetto medese, da ben 23 anni pendolare di Ferrovie Nord. Sono stati proprio i suoi innumerevoli viaggi in treno a far riaffiorare una sua vecchia passione: il disegno a mano libera. Così, armato di moleskine e penna, ogni giorno, da dieci anni, sale su una carrozza, sceglie un soggetto e lo ritrae. Un passatempo, prima, che ora è diventata però una vera e propria arte da esporre tanto che sabato 7 settembre ci sarà proprio una mostra a lui dedicata, al Castello di Arosio (CO), intitolata "#storiebrevidipendolarifantastici. Noi di MBNews, ovviamente, ci siamo subito incuriositi di questa particolare storia così abbiamo contattato Paolo Bombonato per farci raccontare qualcosa di più sulla sua arte.

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locandina della mostra che si terrà il 7 settembre ad Arosio

#STORIEBREVIDIPENOLARIFANTASTICI: L'INTERVISTA ALL'ARCHITETTO-ARTISTA CHE RITRAE I PENDOLARI

Sono circa 1.600 i ritratti che ha fatto in 10 anni. "Mi metto in piedi tra le due carrozze - ci racconta - mi guardo intorno e scelgo il mio soggetto e poi lo ritraggo. Nessuno se ne accorge, un po' perchè ormai ho acquisito un'abilità tale che in tre minuti finisco il lavoro, un po' anche perché, nella mia esperienza ventennale da pendolare, mi sono accorto di quanto la gente sia cambiata, così come i viaggi".

In che senso? "Nel senso che prima il viaggio in treno era un momento di convivialità, in cui ci si sedeva sempre allo stesso posto con le stesse persone e si chiaccherava. Ora invece, sono tutti a testa bassa, spesso immersi in cellulari o pc. Sono tutti vicini, ma allo stesso tempo distanti anni luce".

Come li sceglie i suoi soggetti? "Sono molto attratto dagli elementi anacronistici: per esempio una persona anziana che sta leggendo su un e-reader. Oppure, ricollegandomi al concetto di prima, mi entusiasmo moltissimo quando riesco a notare gli occhi di una persona. Essendo tutti a testa bassa immersi in qualcosa, dalla mia visuale appaiono tutti con gli occhi chiusi. Mi piace quando invece c'è qualcuno che guarda fuori dal finestrino o semplicemente si guarda intorno".

I treni sono sempre stati una grande fonte di ispirazione per le menti creative: artisti, scrittori, fotografi. Il fascino delle rotaie e dei vagoni ha incantato anche il medese Paolo Bombonato che ha aperto anche un suo profilo instagram dove condivide i suoi lavori, la sua arte, e attraverso il quale ha fatto nascere anche uno suo hashtag personale #storiebrevidipendolarifantastici.

"Mentre faccio i miei scarabocchi (così li definisce l'artista, ndr) mi immagino le loro storie: dove sono saliti, dove sono diretti, a cosa stanno pensando - ci spiega - così sul mio profilo instagram ho cominciato a scrivere questi brevi racconti".

 

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NON SOLO TRENO

Paolo Bombonato è un'autodidatta: "Sono un architetto, ho studiato disegno tecnico ma non ho mai fatto una scuola d'arte per imparare il disegno a mano libera. Però mi è sempre piaciuto. I viaggi in treno sono stati l'occasione per ritirare fuori questa mia passione - si racconta a noi di MBNews - piano piano, negli anni, ho trovato il mio stile, la mia tecnica, l'agenda giusta su cui fare i miei disegni. Poi, una volta tornato a casa, mi diverto a colorarli con gli acquerelli. Mi piace mettere in risalto degli elementi particolari: il colore della montatura degli occhiali, un'espressione, qualunque cosa mi ha colpito".

Ma la sua passione, e il suo occhio artistico, non si limitano ai pendolari. "Ultimamente - ci confessa - ritraggo moltissimo anche il mio gatto, Borromeo Ciro, mentre dorme. Sembrano tutti uguali i disegni all'apparenza, ma in realtà sono uno diverso dall'altro".

I RITRATTI DI PAOLO BOMBONATO ANCHE IN TV

Spoiler. I ritratti dell'architetto medese Paolo Bombonato non sono in vendita: "al contrario di quanto mi suggeriscono tutti io i miei ritratti non li vendo. Semmai, se qualcuno viene particolarmente colpito da uno di essi, lo regalo. Questa attività artistica a me fa stare bene, la faccio per questo motivo, e se questo può far star bene qualcun altro perché non regalare?".

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autoritratto di Paolo Bombonato

Eppure, Paolo Bombonato si può definire a tutti gli effetti un artista. Ha infatti già realizzato diverse mostre personali, tra cui "Disegnando Caglio" nel 2020; "Appunti da pendolari fantastici" sempre nello stesso anno; "I milanesi a Caglio" nel 2022. Durante "Open House Milano" ha esposto una serie di acquerelli di grande formato. L'anno scorso ha partecipato a varie mostre, tra cui "1000 #storiebrevidipendolarifantastici" e il prossimo 7 settembre, ricordiamo, sarà al Castello di Arosio con una nuova personale.

Non solo. Il medese ha collaborato anche con cinema e pubblicità. I suoi disegni, ci spiega, sono comparsi nella serie TV "Monterossi su Amazon Prime Video (2022) e anche nella pubblicità "Pan Bauletto" del Mulino Bianco.

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