Infrastrutture

Pedemontana, la bonifica da diossina è partita da Cesano

Il primo cantiere degli otto previsti è partito in via De' Medici. I prossimi anche a Seveso e Meda. A terra i teli per "pulire" le ruote dei mezzi in uscita.

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Il cantiere di Pedemontana a Cesano Maderno (foto Massimo Chisari).

In pieno agosto, i cantieri di Pedemontana per la bonifica delle aree contaminate da diossina nell’area dell’ex Icmesa sono partiti. Come aveva spiegato il direttore generale Sabatino Fusco, la prima delle otto aree interessate è quella di Cesano Maderno (uno dei tre comuni coinvolti oltre a Seveso e Meda), nella zona di via De’ Medici.  Obiettivo: 44mila metri cubi di terreno da movimentare su tutte le 8 aree complessivamente, per un valore economico di 16 milioni di euro.

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Per chi è passato dal terreno di Cesano Maderno nelle ultime due settimane è stato possibile notare già una delle particolarità che caratterizzano l’intervento, vincolato a rigidi protocolli a tutela della salute e dell’ambiente. I teli bianchi disposti sul terreno consentiranno la gestione del passaggio dei mezzi in sicurezza, perché quelli in uscita dal cantiere si immettano sulla viabilità urbana “puliti”. Il cantiere è nelle fasi iniziali, non ancora nel vivo dei lavori più impegnativi di analisi e di vera e propria bonifica di materiali eventualmente contaminati. “Le fasi di movimento terra sono limitate a massimo 40 giorniaveva dichiarato Fusco  durante l’estate – e per le aree più estese”. Dopo il mese di agosto e le ferie estive, in questi giorni gli esponenti delle istituzioni stanno rientrando e riprendendo coscienza dello stato dell’iter. Su questo fronte c’è anche il tema della comunicazione sul quale associazioni ambientaliste, comitati e liste civiche dei tre Comuni hanno chiesto incontri pubblici per informare la cittadinanza, comprensibilmente preoccupata all’idea che si rimetta mano alle aree del disastro Icmesa.

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L’informazione completa sui cantieri di Pedemontana per la bonifica, è ritenuta essenziale. “Se a Cesano Maderno il sindaco Gianpiero Bocca ha già organizzato questo appuntamento, anche con la presenza di Sabatino Fusco – ha detto Giorgio Garofalo di Seveso Futura (lista d’opposizione) – a Seveso abbiamo ricevuto dall’Amministrazione un iniziale rifiuto, anche mal motivato. Il dialogo è proseguito e sembra che la prospettiva sia quella di un consiglio comunale ad hoc. Avremmo preferito un consiglio aperto, ma l’importante è che ci sia l’occasione di aggiornare la cittadinanza”.

Intanto, sul fronte Pedemontana, oltre alla bonifica da diossina, sul piatto ci sono altri temi. Quello, per esempio, della viabilità legata ai cantieri per i tre anni di lavori, sia sulla Tratta C che sulla B2. Un primo tavolo in Regione si è già svolto a inizio agosto, su impulso, tra gli altri, del consigliere democratico Gigi Ponti e il secondo è previsto per i prossimi giorni. C’è, legata a questa questione, anche quella delle compensazioni e poi quella della Milano-Meda, destinata a diventare a pagamento con l’arrivo di Pedemontana. La possibilità di scontistiche e gratuità per i residenti è in discussione, ma ancora nessuno “sbilanciamento” ufficiale è arrivato da Pedemontana. A chiederlo sono stati anche diversi sindaci della zona, di colori politici differenti.

Infine si attende il pronunciamento della Banca Europea per gli investimenti che dovrebbe finanziare una parte rilevante dell’opera. La conferma sarebbe dovuta arrivare a luglio, già con qualche ritardo rispetto alle prime previsioni. Al momento non risulta che Bei si sia pronunciata.

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