Ambiente

Pedemontana e diossina, gli ambientalisti vogliono ARPA in prima linea

A breve la movimentazione terre per la bonifica da diossina di Pedemontana. I gruppi del tavolo permanente chiedono il contraddittorio di ARPA

La seduta del Tavolo Permanente di luglio.

Pedemontana e i cantieri per la bonifica da diossina: gli ambientalisti chiedono un ruolo più attivo per Arpa. Lo sottolinea un comunicato diffuso ieri, martedì 17 settembre, da Sinistra e Ambiente di Meda, in cui evidenzia la prima insoddisfazione per la richiesta degli ambientalisti, al momento disattesa da Pedemontana. Per “ambientalisti”, in questa partita, si intendono sette gruppi civici tra cui liste e associazioni (Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio Masciago, Comitato Ambiente Bovisio Masciago, Cittadini per Lentate) che partecipano al Tavolo Permanente per la bonifica da diossina di Pedemontana. Appartengono ai territori della Tratta B2, coinvolti dallo storico disastro dell’ex Icmesa, e si sono assunti il ruolo di monitorare i lavori ma anche di intervenire ed evidenziare i punti critici dell’esecutivo di bonifica.

Il momento di tradurre gli obiettivi di controllo in azioni concrete è arrivato, ora che a Cesano Maderno la cantierizzazione di Pedemontana è partita nei lotti 6 e3A (due degli 8 destinati a bonifica).  Si tratta di una fase preliminare, come aveva anticipato il direttore generale di Pedemontana Sabato Fusco a luglio, cui seguirà quella più operativa della caratterizzazione.


Sinistra e Ambiente Medai gruppi hanno scritto alla soc Autostrada Pedemontana lombarda (APL)

La prima nota critica è già arrivata e riguarda proprio il ruolo di ARPA. “La risposta non è stata purtroppo per noi soddisfacente – sottolinea la civica di Meda riportando la posizione dei 7 gruppi – poiché non è standardizzato nella procedura che ARPA esegua il contradditorio sul processo analitico anche se avrà comunque la facoltà di intervenire qualora lo ritenga necessario. Evidentemente noi avremmo preferito che ARPA fosse coinvolta anche per la caratterizzazione del banco, per avere un organismo terzo supervisore che confermasse la classificazione del tipo di rifiuto e la connessa tipologia di discarica dove conferirlo. Avanzeremo pertanto una richiesta formale in tal senso. Nessun dubbio invece sul ruolo di certificazione di collaudo che ARPA avrà con analisi in contradditorio su fondo scavo e pareti”.

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