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“Sanitari, curiamoci di noi”: la FP CGIL ascolta gli eroi nascosti degli ospedali brianzoli

24 settembre 2024 | 17:39
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“Sanitari, curiamoci di noi”: la FP CGIL ascolta gli eroi nascosti degli ospedali brianzoli

Tra carenze di personale, stipendi inadeguati e contratti bloccati, i lavoratori della sanità chiedono ascolto e investimenti per salvaguardare il sistema sanitario nazionale

“Come state?” Con queste semplici parole, il segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil, Michele Vannini, ha dato il via al dialogo con le lavoratrici e i lavoratori del sistema sanitario brianzolo. Oggi, 24 settembre, la campagna nazionale di ascolto “Sanitari, curiamoci di noi. Un viaggio attraverso la sanità che siamo per costruire la sanità che vogliamo” ha fatto tappa all’ospedale di Vimercate. L’iniziativa, promossa da FP Cgil, è un tour di ascolto che sta attraversando tutta Italia, con l’obiettivo di difendere i diritti dei lavoratori della sanità e sollecitare maggiori investimenti nel settore, cruciale per i cittadini e il Paese.

“Lo scopo di questo viaggio è ridurre la distanza tra le federazioni nazionali e regionali e i luoghi di lavoro, ascoltando chi vive quotidianamente la realtà del nostro sistema sanitario. Vogliamo creare un racconto che, oltre a evidenziare le criticità, metta in luce anche il lavoro straordinario che voi lavoratori portate avanti per sostenere il nostro servizio sanitario nazionale” ha spiegato Vannini ai presenti, affiancato dal segretario regionale Lello Tramparulo.

Durante l’incontro, numerosi i temi trattati e le domande sollevate dai delegati, ma soprattutto è stata anche l’occasione di riferire lo stato del rinnovo del contratto collettivo nazionale della sanità. “La trattativa è indietro, il Governo non ci ha messo a disposizione le risorse neanche per intraprendere una discussione dignitosa. Quello che più o meno tutte le organizzazioni stanno chiedendo al tavolo è di trovare ulteriori fondi” sottolinea Vannini.

Susanna Cellari, funzionaria FP Cgil Monza e Brianza, ha spiegato che l’ASST Brianza, con i suoi 1.200 posti letto e i 53 comuni serviti, è una delle strutture più grandi della Lombardia. “È un’azienda molto impegnativa dal punto di vista gestionale. Le nostre problematiche sono abbastanza trasversali a quelle del resto d’Italia come la carenza di personale, soprattutto di determinate figure: dagli infermieri, alle ostetriche fino al personale amministrativo. Nonostante ciò la struttura continua a funzionare, proprio grazie al grande senso di responsabilità del personale”.

Oltre alla carenza di organico, durante l’incontro sono emersi problemi legati alle indennità, ai permessi e alla necessità di ottenere i giusti riconoscimenti economici. Alcuni delegati si sono detti pronti a intraprendere azioni significative per sensibilizzare il governo e l’opinione pubblica sulle difficoltà che il settore sta affrontando. “Durante il Covid ci sono state grandi promesse, ma ora che la pandemia è superata ci troviamo di fronte a nuovi tagli al personale, basse retribuzioni e carichi di lavoro insostenibili, con gravi ricadute sulla qualità dei servizi e un aumento delle aggressioni al personale. Non dobbiamo stupirci se molti scelgono di cambiare lavoro.” hanno affermato i delegati.

Un altro tema caldo è stato quello della nuova figura dell’assistente infermieristico. Vannini ha chiarito che l’introduzione di questa figura avviene in un momento critico per la professione infermieristica, caratterizzato da una diminuzione delle iscrizioni ai corsi di laurea e dal crescente numero di infermieri che scelgono di abbandonare la professione o di andare a lavorare all’estero. “Dobbiamo chiederci il perché di tutto questo. È frutto di una programmazione sbagliata e di scarsi investimenti nella professione, con stipendi insufficienti e difficoltà nel conciliare vita lavorativa e privata. L’introduzione dell’assistente infermieristico è una risposta sbagliata che parte dalla coda del problema”, ha dichiarato Vannini, sollevando dubbi anche sull’inquadramento contrattuale di questa figura e sulla sicurezza del paziente.

Nel pomeriggio, il tour ha proseguito il suo viaggio alla Casa di Comunità di Vimercate e domani farà tappa prima a Bergamo e poi a Brescia.