Casa

J’accuse della UIL su edilizia sociale: lettera anche al sindaco di Monza

UIL su edilizia sociale: "Situazione drammatica, riqualificare il patrimonio residenziale pubblico esistente con piani sovracomunali e le aree dismesse".

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Lo sportello case popolari di Monza.

C’è anche il sindaco di Monza tra i destinatari di una lettera della UIL Lombardia gravemente preoccupata sull’edilizia sociale. La missiva ha raggiunto Anci Lombardia ma anche diversi sindaci di città lombarde tra i quali Paolo Pilotto. Con la raccomandazione di affrontare una situazione sempre più drammatica e con un affondo sulle case per i lavoratori, tema già sollevato da Pierfrancesco Maran già Assessore alla Casa di Palazzo Marino. In particolare, il segretario generale Uil Lombardia Enrico Vizza a seguito di alcune dichiarazioni uscite è preoccupato per la possibile sottrazione di spazi a giovani coppie, famiglie e pensionati. “Di casa e di abitare – spiega Vizza – si parla solo in forum e convegni. Dalle dichiarazioni apprese, vogliamo sperare che la Regione non stia pensando solo a un’edilizia ‘opportunista’ basata solo sulla speculazione. I sindaci, devono essere protagonisti e scendere in campo a difesa dell’edilizia popolare. Loro hanno il polso della situazione rispetto alle esigenze di cittadini, lavoratori, anziani e studenti. Siamo sempre più convinti che sia possibile e utile a garantire una risposta all’emergenza casa, intervenire sul patrimonio immobiliare di edilizia pubblica residenziale esistente attraverso piani sovracomunali di recupero e valorizzazione di edifici pubblici di proprietà dei comuni (comprese le aree dismesse) e con una strategia di casa/welfare con le aziende”. La questione è nota. E uno degli aspetti disfunzionali è quello dell’inadeguatezza di parte del patrimonio edilizio sociale che si deteriora e va fuori norma più velocemente di quanto procedano le ristrutturazioni e gli adeguamenti. Risultato: in molte città, anche in Brianza, alloggi esistenti sono inutilizzati perché non adeguati, sebbene le liste d’attesa siano in crescita.

EDILIZIA SOCIALE: STOP ALLA SPECULAZIONE

Vizza pensa a un’edilizia sociale popolare rafforzando anche la Cooperazione, ormai necessaria sia nel piccolo e come nel grande comune, cosa che la UIL sottolinea già da tempo, anche contro le speculazioni che avvengono a Milano ed evidenziando quelle che sono le prossime iniziative che la UIL intende mettere in campo a favore di lavoratori e famiglie: “Bisogna mettersi al lavoro sia per fermare la speculazione – conclude Vizza – ma anche per promuovere interventi verso i lavoratori. Si pensa a fare decreti salva casa e salva Milano per sanare gli abusi”.

Sull’edilizia sociale il numero uno della UIL scrive anche: “non ci si possono mettere sopra le mani se non in vista di interventi volti a garantire a lavoratori, famiglie e pensionati un’abitazione dignitosa. Cosa di cui sappiamo perfettamente c’è estrema esigenza a Milano come in tutta la Lombardia, basta osservare i diversi concorsi pubblici (scuola, sanità, forze dell’ordine, enti previdenziali) che vanno deserti per il costo degli affitti. Oggi l’esigenza è legata al lavoro ma anche alla casa. Qualcosa che rappresenta un costo che, le famiglie, non riescono più a sostenere vuoi per gli affitti vuoi per i prezzi di una città che ha snaturato palazzine di qualche piano per realizzare grattacieli che solo banche e manager possono permettersi. Come UIL stiamo preparando una iniziativa proprio in tema di edilizia residenziale pubblica partendo dalla legge 167 dove coinvolgeremo diversi attori e faremo parlare le ‘persone’. La lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente di ANCI Lombardia e a tutti i Sindaci dei Comuni Capoluogo di Provincia è l’inizio di un percorso su cui la UIL Lombardia intende lavorare insieme ai Coordinatori Territoriali Confederali e primi cittadini affinché siano attori diretti di questo nuovo corso”

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