Cronaca

Sogno infranto per 25 famiglie a Usmate Velate: anticipo versato, ma il terreno è sequestrato

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- Foto d'Archivio

Hanno versato un anticipo per la casa del loro sogni ubicata a Usmate Velate, ma un sequestro ordinato dalla magistratura monzese li ha lasciati in braghe di tela. Le famiglie coinvolte in questa storia dai risvolti tragici sono 25 e a gettarle nella disperazione più nera è stata l’indagine condotta dalla guardia di finanza che la scorsa primavera ha investito il Comune di Usmate Velate.

Un’inchiesta di cui si è discusso molto nei mesi scorsi e che prevede un capo di imputazione molto grave come quello di corruzione. Insomma, un vero e proprio terremoto giudiziario che ha colpito l’amministrazione brianzola, ma che ha avuto come conseguenza collaterale tensione e lacrime fra diverse famiglie che hanno investito i loro risparmi e che poche ore fa hanno visto respinto il loro ricorso contro il sequestro del terreno. Della serie: piove sempre sul bagnato.

A loro resta la possibilità di proporre ulteriore impugnazione davanti alla Corte di Cassazione. Il terreno in questione si trova nella zona nord, tra via Manara e via Villaggio dei Pini, dove nei mesi scorsi è sorto un cantiere ribattezzato “Verde Manara”. Un appezzamento in mezzo al verde, lontano dal traffico e dai rumori, ma finito al centro dell’inchiesta condotta dalle toghe locali.

Giudici che lo scorso 17 luglio, seguendo il corso giudiziario dell’inchiesta, hanno emesso un provvedimento di sequestro che ha avuto come conseguenza quella di mettere i sigilli all’area. Nel frattempo però sul terreno sono sorte alcune palazzine e 25 famiglie hanno versato ingenti somme per entrare in possesso delle abitazioni, 24 in totale. Fra di loro ne compaiono anche alcune che hanno affidato a uno immobiliarista la vendita della loro abitazione e anche chi ha sottoscritto un mutuo con la banca. Inoltre, fra di loro c’è anche chi adesso è costretto a cercare una casa in affitto per non dormire sotto un ponte.

Alla fine dello scorso luglio si è svolto uno consiglio comunale a cui hanno partecipato diverse famiglie e alla fine dell’assemblea è esplosa la loro rabbia. Si è svolto anche un incontro fra il sindaco, l’avvocatura del Comune e le famiglie assistite da un legale.“Hanno tutta la mia solidarietà – ha dichiarato il neosindaco di Usmate velate, Lisa Mandelli -. Purtroppo come amministrazione non possiamo fare niente. Si tratta di una questione fra privati. Noi siamo parte lesa e, se e quando dovesse esserci il rinvio giudizio, noi ci costituiremo come parte civile“. Le accuse sono molto gravi e se dovessero essere dimostrate le palazzine per le quali sono state versate cospicue somme rischiano di essere confiscate o, addirittura, demolite.

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