Villasanta, approvato nuovo progetto di rifacimento del centro sportivo “Massimo Castoldi”

Approvato anche l’affidamento diretto del Centro al privato, per una durata di 26 anni.
Villasanta. Svolta decisiva nell’iter che porterà alla firma definitva della convenzione tra comune e gestore del centro sportivo “Massimo Castoldi” e al conseguente rifacimento delle strutture. Dopo lo stop l’estate scorsa, per una questione formale legata alla legittimità del contributo pubblico previsto nell’accordo, che aveva spinto il comune di Villasanta ad affidarsi a una consulenza legale, durante il Consiglio di giovedì 26 settembre è stato presentato un nuovo progetto di rifacimento e approvato l’affidamento diretto del Centro al privato, per una durata di 26 anni.
Il nuovo progetto, riconosciuto in Consiglio come di interesse pubblico ma attaccato dall’opposizione e in particolare da “Io Scelgo Villasanta“, presenta importanti novità. Prima fra tutte: non sarà più previsto il contributo pubblico di 270mila euro. Una decisione che, come spiegato dal sindaco Lorenzo Galli, si è resa necessaria, alla luce dei pareri legali ricevuti in merito all’interpretazione dell’art. 5 del D.LGS 38/2021, per evitare contenziosi futuri. Il costo dell’intervento di rifacimento sarà quindi interamente a carico del privato, per un costo complessivo di un milione e 768mila euro.
“Avremmo potuto firmare la convenzione nei mesi scorsi, visto che l’interesse pubblico era gia stato votato a dicembre 2023 – ha spiegato Galli. “Ma cosa potrebbe succedere in caso di una controversia, a posteriori, sulla non legittimità dell’intervento pubblico? Il rischio di una chiusura degli impianti legata a un eventuale contenzioso con il proponenete, sarebbe stato troppo alto. Per questo abbiamo deciso, anche dopo numerosi incontri con il Tavolo dello Sport, di stralciare il contributo pubblico”.
Nei mesi scorsi, le forze di opposizione, “Villasanta Civica” e “Io Scelgo Villasanta“, avevano sostenuto un’interrogazione in merito per avere chiarimenti sulla mancata firma della convenzione.
Il nuovo progetto: tagliati gli interventi meno urgenti
“Il privato andrà a fare un investimento di circa 52mila euro in più, eliminando alcuni interventi di riqualificazione che avrebbe dovuto fare, valutati come meno urgenti, rendendo possibile quindi di far partire tutto il resto del progetto – ha proseguito Galli. “Per riequilibrare il Pef (Piano economico finanziario) è stato necessario allungare di due anni la durata della convenzione con il privato. Nei lavori, non sarà effettuato il relamping di uno dei due campi da calcio, vengono eliminati alcuni interventi di rifacimento sugli spogliatoi centrali e la realizzazione della rete, che nel Pef precedente era pensata per recintare il campo di calcio in erba naturale”.

“Questi interventi non sono cancellati per sempre. Ci sono possibilità di sfruttare i bandi, il conto energia o conto termico, per avere i finanziamenti necessari. Avendo il gestore già reperito i fondi con il sistema bancario e di finanziamento, nel ripresentare il progetto c’era un tetto che non poteva superare. Inoltre, la precedente concessione non ha escluso nel corso degli anni interventi da parte dell’Amministrazione pubblica, quando è stata rifatta la pista di atletica o completati gli spogliatoi o realizzato il campo da calcio 7”.
E infine: “L’alternativa al rinnovo della concessione al privato sarebbe stata o chiudere il centro sportivo o gestirlo come amministrazione comunale, una cosa nei fatti impossibile. Il proponenete ha avanzato questa richiesta sulla base dell’articolo 5, un articolo che vuole semplificare le procedure e permettere la concertazione tra il proponente e la proprietà, che è il comune, arrivando a un progetto condiviso”.
Critica l’opposizione: “Io Scelgo Villasanta” all’attacco
“La maggioranza ha approvato, insieme al centrodestra, l’affidamento diretto del Centro Sportivo Massimo Castoldi per una gestione privata della durata di 26 anni – il commento del gruppo di opposizione. “Affidare senza gara un luogo così importante a nostro avviso è al limite della legalità: lo verificheremo, perché senza procedura negoziata potrebbero arrivare ricorsi al Tar da parte di possibili altri gestori”.

“Non è chiaro poi come funzioneranno i controlli: chi e come verranno fatti? La Commissione che sarà istituita avrà veri poteri o sarà la solita foglia di fico? C’è poi un dato politico: l’amministrazione non ha avuto la capacità di creare una proposta e ha di fatto subìto l’attuale gestore, ingessando ogni prospettiva di sviluppo del quartiere per i prossimi 26 anni”.
E infine: “Quello che era un problema, poteva essere una possibilità di crescita, rigenerazione urbana e umana di un quartiere. Come ha sottolineato Vittorio Cazzaniga in aula, dare per un quarto di secolo un affidamento diretto di un’area così importante compromette il futuro di San Fiorano, perché non vi è alcun pensiero di sviluppo e significa abdicare il proprio potere di indirizzo a chi ha interessi che non sono quelli della comunità. Significa non saper governare”.