Addio Renzi, dopo Pontani anche Alberto Pilotto lascia Italia Viva

Pilotto, fratello del sindaco di Monza, era anche il Presidente Provinciale. Le sue dimissioni sono state accompagnate da una lunga lista di motivazioni: bocciato il “Campo largo”.
Monza. Anche Alberto Pilotto, Presidente Provinciale di Italia Viva per Monza e Brianza, lascia il partito. Il numero uno di IV sul territorio lo ha comunicato ufficialmente con una nota stampa in cui motiva la decisione “non affrettata, ma frutto di una profonda riflessione” sui percorsi politici intrapresi da Italia Viva e più in generale sull’attuale situazione del panorama politico italiano. Pilotto lascia a pochi giorni da un altro clamoroso addio: quello di Francesca Pontani, la (ex) fedelissima di Renzi già consigliera comunale a Monza. Entrambi aderiranno ad Orizzonti Liberali, la nuova associazione politica guidata dall’onorevole Luigi Marattin, uscito da IV ad inizio settembre.
Alberto Pilotto lascia Italia Viva MB: ecco perchè
Il dissenso di Alberto Pilotto si concentra principalmente sulla strategia adottata dalla dirigenza nazionale, in particolare sulla rinuncia alla costruzione di un progetto politico di centro, che avrebbe potuto rappresentare una valida alternativa ai due poli opposti del populismo e del sovranismo. “Decidere di abortire solo dopo pochi mesi il percorso complesso e faticoso di costruire un Centro alternativo a Populismo e Sovranismo, solo perché abbiamo avuto degli ostacoli di tipo personale nonostante si condividano i contenuti politici, ci deve fare riflettere e interrogare su cosa andrebbe fatto per dare priorità al progetto politico rispetto le legittime ambizioni personali – scrive Pilotto. E i dati, secondo l’ex presidente, parlano chiaro: il Terzo Polo ha ottenuto risultati a doppia cifra nelle ultime elezioni politiche, eleggendo rappresentanti a livello nazionale e regionale, risultati che non si possono ignorare.
La critica alla svolta verso il “Campo Largo”
Al cuore delle dimissioni c’è anche la forte critica alla decisione di riportare Italia Viva all’interno del cosiddetto “Campo Largo”, ovvero una coalizione di centro-sinistra che Pilotto definisce “oggettivamente debole”. La scelta, afferma, espone il partito all’irrilevanza politica, rendendolo vulnerabile ai ricatti e ai veti imposti dagli alleati. Il divario ideologico tra Italia Viva e l’attuale sinistra, infatti, appare per lui “abissale e incompatibile”, soprattutto su temi cruciali come competenza, merito e la visione riformista incarnata dall’Agenda Draghi. Evidenziati anche due esempi concreti di come Italia Viva si trovi ai margini della coalizione di sinistra: a Monza, nonostante gli sforzi dei vertici regionali, il partito non ha avuto margini di manovra all’interno della coalizione; e in Liguria, dove addirittura la coordinatrice nazionale non è riuscita a ottenere uno spazio politico significativo.
Il destino di Italia Viva e la nuova strada di Pilotto
“Alla mia età – prosegue – non ho più intenzione di dedicare il mio tempo per avventure politiche che non condivido e che si perdono in eccessivi tatticismi. Mi piace pensare che sia possibile una politica nuova che sappia costruire ed aggregare (magari rinunciando tutti a un pezzetto dei propri interessi e convinzioni per un progetto più grande) soprattutto in questi tempi di guerra dove le divisioni sembrano avere il sopravvento. Lì sarà il mio posto”. Detto, fatto. Come la collega Pontani, Pilotto ha infatti già aderito all’associazione politica Orizzonti Liberali, il nuovo progetto riformista dell’ex renziano Luigi Marattin.
“Questi 5 anni in Italia viva sono stati belli ed intensi ed ho incontrato moltissime persone valide e nuovi amici ed ho imparato tantissimo più dalle sconfitte che dalle vittorie – chiosa Alberto Pilotto. – Lascio il partito senza rinnegare nulla e auguro ad Italia Viva il meglio, consapevole che resteremo comunque amici e che potremo in futuro ritrovarci perché sono moltissimi i valori che ci accomunano”.