Salta il consiglio di Arcore per numero legale, il Pd: “non è mica il dopo lavoro”!

L’assenza di tre consiglieri di maggioranza e l’uscita di scena della minoranza hanno mandato a monte la seduta di consiglio ad Arcore.
Manca il numero legale, il consiglio comunale di Arcore salta un’altra volta. E’ successo nelal serata di ieri, lunedì 28 ottobre, quando l’opposizione di centrosinistra di Arcore ha registrato l’assenza giustificata di tre consiglieri di maggioranza (Fabio Varrecchia, Giovanni Timpano e Daniela Sperti) e ha deciso di lasciare l’aula con la ferma intenzione di non garantire il numero legale al centrodestra. La seduta non si è quindi svolta ed è stata aggiornata amercoledì 30 ottobre. “Un problema politico grande come una casa – ha commentato all’indomani il PD di Arcore – che ormai va avanti da troppo tempo. Se in passato come gruppi di opposizione abbiamo garantito lo svolgimento delle sedute per senso istituzionale, riteniamo che sia giusto che ognuno si assuma la propria responsabilità. Se ritengono di andare avanti così, facciano pure. Di certo Arcore merita di meglio”.
Il riferimento è a episodi precedenti in consiglio ad Arcore con esito simile. “E’ la terza volta che succede – ha commentato dai banchi del centrosinistra Michele Calloni – è ora di finirla. Governare è un dovere del centrodestra e amministrare la città non è un dopolavoro ferroviario che se mi va vengo e se non mi va sto a casa”. Calloni ha citato assenze anche durante le commissioni “e comunque siamo rimasti dentro, ma il presidente del consiglio che convoca la seduta è espressione della maggioranza, non si comprende come non riescano a organizzarsi”.
Inevitabile, sulla seduta di consiglio saltata ad Arcore, il riferimento alla situazione politica interna alla maggioranza che, dallo scorso anno, quando il sindaco Maurizio Bono ha licenziato il vicesindaco Pino Tozzi, vede i consiglieri Timpano e Varrecchia di Fratelli d’Italia disallineati, spesso anche nelle votazioni: bocciarono il bilancio nel 2023 e oggi Varrecchia vota contro a ogni punto della maggioranza. “Questa situazione che non si è mai sanata fa sì che la maggioranza non possa contare sull’appoggio di due dei suoi componenti”, ha chiosato Calloni. La seconda convocazione è per mercoledì prossimo. Allora per il numero legale basterà un margine ridotto.