Caccia al nuovo comando della Guardia di Finanza fra sopralluoghi e necessità

Il sindaco Paolo Pilotto ha fatto il punto sulla ricerca della nuova sede sia per le fiamme gialle sia per i carabinieri.
Hanno effettuato una serie di sopralluoghi in diverse aree di Monza per individuare quella idonea dove realizzare il nuovo comando della guardia di finanza. Per il momento, però, non è stata presa nessuna decisione e il sindaco, Paolo Pilotto, non si sbottona su quali aree sono state prese in considerazione. L’unica cosa che e dato da sapere è che fra le aree visitate c’era anche la Fossati e Lamperti. Il lotto, però, visitato per primo, è stato escluso perché, a quanto pare, esistono alcune complicazioni che ne impediscono l’uso per le fiamme gialle.
A rigor di logica il nuovo comando dovrebbe essere realizzato alle spalle della sede della provincia di Monza e Brianza, accanto alla nuova questura, in via Grigna. Tuttavia, realizzare proprio lì il nuovo comando potrebbe essere poco opportuno. Concentrare tutte le funzioni in una zona sola si rischia seriamente di andare incontro a uno squilibrio. Ecco perché i vertici della guardia di finanza e l’amministrazione comunale stanno valutando una sede diversa.

Il primo cittadino sarebbe più che soddisfatto di vedere l’avvio dei cantieri durante il suo mandato. esattamente come per il nuovo comando provinciale dell’arma dei carabinieri, che dovrebbe essere realizzato nel vecchio ospedale Umberto I di via Solferino. I vertici dei carabinieri sono d’accordo. Attualmente, al comando provinciale, cui fanno riferimento quattro compagnie, 24 stazioni, una tendenza e il posto fisso dei carabinieri a cavallo all’interno del parco, è ubicato nella sede storica di via Volturno, immobile composto da sette edifici, per un valore di oltre cinque milioni di euro.
“Sarei più che soddisfatto di vedere i lavori partire – ha commentato Pilotto -. Qualcun altro poi effettuerà l’inaugurazione ufficiale, ma questo fa parte del gioco della politica“. A impedire l’uso dell’area del vecchio ospedale ci sarebbe un inghippo di natura tecnico – giuridica, un ostacolo che l’amministrazione comunale, l’azienda ospedaliera del San Gerardo e i vertici dei carabinieri stanno cercando di risolvere”.