Il carcere di Monza raggiungibile anche senza auto: presto un nuovo collegamento pubblico

25 ottobre 2024 | 06:27
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Il carcere di Monza raggiungibile anche senza auto: presto un nuovo collegamento pubblico
Il carcere di Monza

Un passo avanti per chi vive a Monza e ha necessità di raggiungere il carcere di Sanquirico

Un passo avanti per chi vive a Monza e ha necessità di raggiungere il carcere di Sanquirico. Grazie a una mozione presentata dal consigliere di Civicamente, Paolo Piffer, e approvata all’unanimità, il Comune si attiverà per connettere finalmente la struttura con il resto della città tramite il trasporto pubblico.

Attualmente, l’unico modo per arrivare al carcere è tramite un mezzo proprio, un problema che, secondo Piffer, “nel 2024, non dovrebbe esistere per una struttura che accoglie quotidianamente oltre mille persone tra detenuti, agenti, medici, volontari e familiari in visita”. La proposta approvata invita il Comune a collaborare con l’Agenzia di bacino e il Trasporto pubblico locale per progettare una soluzione adatta: si parla di una nuova fermata, di una navetta o addirittura di un autobus a chiamata.

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Verso un carcere più accessibile

“La nostra mozione è stata approvata. Finalmente la nostra casa circondariale sarà presto collegata al resto del territorio. Era inaccettabile che nel 2024 una struttura penitenziaria che ogni giorno ospita circa 1000 persone tra detenuti, agenti penitenziari, medici, volontari etc. fosse isolata e accessibile solo da chi è in possesso di un mezzo di trasporto proprio. Si sente spesso parlare politici ed amministratori locali del ruolo rieducativo del carcere, di inclusività, di pene che non vadano contro al senso di umanità (come previsto dall’art. 27 della costituzione), finalmente qualcosa di concreto. Una madre, un figlio, un fratello potrà finalmente andare a colloquio senza troppe difficoltà. E’ un piccolo passo verso una città più civile, e sono felice che il consiglio comunale abbia approvato all’unanimità la nostra proposta. Molto bene” ha commentato Piffer.

Pur sapendo che questa nuova iniziativa non risolverà le complesse criticità legate alla struttura e al personale penitenziario, il consigliere si dice felice del primo passo fatto verso una città più accessibile e civile.