Scoperti a barare durante l’esame di guida, tra i denunciati anche un giovane di Villasanta

Tentavano di superare l’esame teorico per la patente con metodi tutt’altro che legali, ma sono stati smascherati e denunciati dalla Polizia di Stato
Tentavano di superare l’esame teorico per la patente con metodi tutt’altro che legali, ma sono stati smascherati e denunciati dalla Polizia di Stato. I protagonisti della vicenda sono un egiziano di 34 anni, residente a Saronno (VA), in regola con le norme sul soggiorno, con precedenti di polizia; un peruviano di 32 anni, residente a Villasanta (MB), in regola con le norme sul soggiorno, con precedenti di polizia; un italiano di 26 anni, residente a Rho (MI), incensurato., fermati all’interno della Motorizzazione Civile di via Tentorio a Como.
Tutto è cominciato ieri mattina, intorno alle 9:00, quando uno degli esaminatori, insospettito dai movimenti dei tre candidati, ha allertato la Polizia. L’esaminatore aveva notato che i tre si approcciavano ai computer con un comportamento sospetto, come se stessero cercando di nascondere qualcosa. L’esperienza del responsabile non lo ha tradito: una volta intervenuta una volante, gli agenti hanno portato i tre in una stanza appartata per ulteriori verifiche.
Le ispezioni hanno confermato i sospetti: i tre avevano messo in atto un vero e proprio stratagemma tecnologico per barare. Il 34enne egiziano, residente a Saronno e con precedenti di polizia, era stato trovato con un sistema audio-video nascosto nella T-shirt, collegato tramite Bluetooth a un micro auricolare. Il 26enne italiano di Rho, incensurato, aveva invece l’intero impianto nascosto nella felpa, insieme a diverse power bank per garantire l’alimentazione del dispositivo.
Il terzo individuo, un 32enne peruviano residente a Villasanta, agiva con un telefono cellulare dual-SIM in vivavoce, collegato a una persona all’esterno, probabilmente pronta a suggerirgli le risposte. Nella sua disponibilità è stata trovata anche una patente di guida palesemente contraffatta.
L’esame più approfondito di un esperto di documenti falsi ha confermato che la patente, pur riportando un numero reale, apparteneva a una donna di Parma che aveva denunciato lo smarrimento del documento nel 2021. Un trucco ben congegnato che, in un controllo stradale, avrebbe potuto trarre in inganno.
I tre, identificati in Questura, sono stati denunciati a piede libero per violazione dell’articolo 1 della Legge 575 del 1925, che punisce chi cerca di appropriarsi del lavoro o delle capacità altrui durante esami o concorsi. Il peruviano è stato anche denunciato per possesso di documenti falsi.
Un tentativo maldestro di truffare il sistema, che si è concluso con una denuncia e senza patente in tasca.