Il ritorno dell’apicoltore multato al mercato di Desio

29 ottobre 2024 | 09:03
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Il ritorno dell’apicoltore multato al mercato di Desio

Marco Borella, dopo il polverone per lo striscione, è tornato al mercato di Desio e ha esposto lo stesso striscione con la scritta “Stop bombing Gaza stop genocide”. “Ho ricevuto molta solidarietà da parte di tante persone” racconta. “Non dobbiamo perdere di vista il messaggio”

È tornato al mercato di Desio col suo striscione, quello multato due settimane fa dai carabinieri. Marco Borella, l‘apicoltore di cui ha parlato tutta Italia per la multa  inflitta (e poi tolta)per lo striscione contro la guerra a Gaza, ha allestito la sua bancarella di miele questa mattina al mercato sud di Desio, come fa da tempo, ogni 15 giorni. E ha esposto lo striscione con la scritta “Stop bombing Gaza. Stop genocide”  che due settimane fa aveva sollevato una forte polemica.  Molte persone  si sono fermate alla sua bancarella per esprimergli solidarietà per quanto accaduto.

marco borella mercato desio mb

La solidarietà

“E andata bene, mi aspettavo che venissero diverse persone dopo quello che è successo. Sono state tutte molto solidali, mi ha fatto piacere. C’ è stato un bel via vai di gente, venuta apposta per parlare, incontrarmi  e conoscermi. Mi dispiace di non essere  riuscito a dare retta a tutti”.
Era presente anche un gruppo del Pd desiano. “Mi ha fatto piacere. Il mio messaggio, però, non va accollato ad un cappello politico: è un messaggio universale”.

marco borella desio mb

Centinaia di messaggi

Dopo il polverone che si è sollevato sul suo caso, Borella ha ricevuto centinaia di messaggi. “Alla fine, l’intento di chi ha promosso questo tentativo di censura si è rivelato controproducente, perché il messaggio si è diffuso molto velocemente, molto di più che se lo striscione fosse rimasto nel mio banchetto. In queste settimane, ho ricevuto centinaia di messaggi e mail. Devo ancora rispondere a tante persone. Ancora adesso ricevo chiamate, ma non posso rispondere a tutti. Non mi aspettavo tutto quello che è successo. Vorrei davvero che l’attenzione si spostasse da me al messaggio. Capisco che molte persone siano curiose o indignate per quello che mi è successo. Ma non dobbiamo perdere di vista il messaggio, ciò che è importante. Farei volentieri a meno di questa notorietà. Sono comunque contento, so che ora c’è un seguito di persone che può condividere ogni messaggio sulla situazione a Gaza e sulla richiesta di cessare il fuoco. E molto importante riuscire a smuovere l’opinione pubblica. Bisognerebbe scendere in piazza tutti i giorni per dire basta alla guerra”.