La crisi del settore metalmeccanico della Brianza arriva in Parlamento

L’on. Fabrizio Benzoni di Azione ha presentato un’interrogazione parlamentare in Commissione Attività Produttive, chiedendo al Ministero quali misure urgenti intenda adottare per sostenere lo sviluppo del settore metalmeccanico della provincia di Monza e Brianza, con particolare attenzione alla crisi dell’indotto automotive e alla situazione dell’azienda Fimer SPA.
La crisi del settore metalmeccanico della provincia di Monza e Brianza è approdata sui banchi del Parlamento, segnalando l’urgenza di interventi per uno dei comparti chiave dell’economia italiana. In Commissione Attività Produttive, l’onorevole Fabrizio Benzoni di Azione ha interrogato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) sulle azioni che il Governo intende intraprendere per sostenere le imprese metalmeccaniche, con particolare attenzione all’indotto dell’automotive. La situazione, già critica da mesi, è stata aggravata dall’annuncio di nuovi esuberi nel settore e la situazione della Fimer SPA di Vimercate che ha aperto un tavolo di crisi presso il Ministero..
Nell’interrogazione, Benzoni ha chiesto quali interventi urgenti verranno adottati per garantire la tenuta di un settore strategico come quello metalmeccanico, con particolare riferimento alla transizione energetica e alle specificità del comparto automotive. A tale proposito, il MIMIT ha comunicato una proroga di 15 giorni per la presentazione delle offerte di acquisto per Fimer SPA, inizialmente prevista per il 15 ottobre, così da favorire una maggiore concorrenza e trovare soluzioni più rapide per le aziende e i lavoratori coinvolti.
Metalmeccanico in Brianza, un settore strategico in difficoltà
“La crisi della metalmeccanica è ormai sotto gli occhi di tutti. Le imprese vanno sostenute e aiutate nella difficile transizione energetica,” ha dichiarato l’onorevole Benzoni. “Questo governo può e deve fare di più per i lavoratori e per garantire un futuro a un comparto fondamentale per l’economia italiana.”
Anche Roberto Zanni, Segretario di Brianza in Azione, è intervenuto sulla vicenda: “Seguiamo da vicino le situazioni di aziende come Fimer, Candy Haier, Peg Perego, Flowserve e Sanvito Somaschini. Queste realtà, nonostante bilanci in utile, stanno attraversando momenti difficili che hanno un impatto devastante su centinaia di famiglie. Regione Lombardia ha messo a disposizione incentivi per queste aziende, ma troppo spesso vengono rifiutati, lasciando i lavoratori nell’incertezza.”
Le denunce dei sindacati e le aziende in crisi
La difficile situazione del settore metalmeccanico è denunciata dai sindacati da tempo. Prima dell’estate, il caso della Flowserve era balzato agli onori della cronaca con scioperi e proteste da parte dei dipendenti, preoccupati per il futuro dell’azienda. Successivamente, si è aggiunta la messa in liquidazione della Sanvito Somaschini e, più recentemente, l’annuncio del colosso Peg Perego, che ha dichiarato 104 esuberi su un totale di 263 dipendenti. Questi episodi sono solo alcuni esempi di una crisi diffusa che coinvolge anche altre realtà storiche del territorio.
Un tavolo di crisi ancora aperto
Il tavolo di crisi per Fimer SPA è ancora aperto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ma i tempi sono stretti. La proroga concessa dal MIMIT per favorire l’ingresso di nuovi potenziali acquirenti potrebbe rappresentare un’opportunità, ma resta l’ombra dell’incertezza sul futuro dei lavoratori e delle famiglie coinvolte.