Lissone, primo presidio itinerante del Comitato contro Pedemontana: “Non la vogliamo”

Il Comitato per la Difesa del Territorio si è riunito a Lissone attorno alla rotonda del Casabella per ribadire il no verso Pedemontana per il primo di una lunga serie di presidi itineranti.
“C’è chi dice no, non la vogliamo”. Il Comitato per la Difesa del Territorio rivisita così il testo di Vasco Rossi nella sua battaglia controPedemontana. Nonostante la pioggia, ieri venerdì 25 ottobre una cinquantina di sostenitori del comitato si sono riuniti a Lissone attorno alla rotonda del Casabella, via Santa Margherita – angolo via Toti, per ribadire e manifestare il loro no verso l’autostrada per il primo di una lunga serie di presidi itineranti.
A Santa Margherita sono infatti apparse le prime recinzioni che hanno fatto credere a molti l’inizio della cantierizzazione della Tratta C, ma il portavoce del comitato Gigi de Vincentis parla chiaro.

“L’obiettivo è che la gente sappia che quelle recinzioni non corrispondono all’inizio dei lavori delle trincee, ma semplicemente alla ricerca di ordigni bellici e eventuali residuali archeologici. Non si parla ancora infatti dell’inizio dei lavori relativi alle trincee. – sottolinea de Vincentis – I sindaci qui non sanno ancora niente, non c’è ancora un piano di cantierizzazione. Tuttavia i problemi di Pedemontana sono molti e non facilmente risolvibili dai finanziamenti ai ricorsi degli espropriati. Noi confidiamo che Pedemontana abbia sempre più problemi, teniamo alta la tensione e contemporaneamente sviluppiamo le nostre conoscenze sui problemi sul cambiamento climatico per cui un mostro come questo andrà di sicuro a peggiorare le condizioni del clima“.
A suon di fischietti, cori e campane per più di un’ora fino alle 19:00 il comitato ha pacificamente, e senza bloccare il traffico, manifestato la propria contrarietà alla realizzazione di un mostro di cemento che mangerebbe gli ultimi prati verdi della città più cementificata della provincia brianzola.

“C’è chi se ne rende conto e chi no dei danni di Pedemontana. L’informazione che siamo riusciti a fare noi non è tanta, ma soprattutto si crede che sia una situazione ormai irreversibile. – spiega Gigi de Vincentis – Noi non ci crediamo, non vogliamo crederci: ci battiamo perché si possano creare delle fratture all’interno di questo percorso che possano in qualche modo fermarlo. Non siamo ingenui, sappiamo che c’è già un appalto dei lavori, ma ci sono talmente tanti problemi irrisolti che è inutile che ci dicano che i lavori sono prossimi“.
Non sono solo le mobilitazioni le armi del Comitato per la Difesa del Territorio: momenti di raccolta firme e incontri con gli esperti completano infatti l’operato del comitato. Prossimamente, martedì 29 ottobre alle 21:00, il climatologo e divulgatore scientifico Luca Mercalli parteciperà in collegamento video alla serata “Capire e affrontare il cambiamento climatico” nella sala civica della biblioteca di Lissone. Un evento per comprendere presente e progettare il futuro.