Il mistero della scomparsa di Luca Ziliani, la mamma: “Occhi aperti, se lo vedete chiamate i carabinieri”

Il volto giovane di Luca Ziliani, appena 16 anni, si è dissolto nella notte come una sagoma sfocata, lasciando dietro di sé un vuoto che pesa come un macigno sulla comunità di Monticello Brianza. Sono passati più di cinque giorni da quando il giovane studente è scomparso senza lasciare traccia, e ogni ora che passa aumenta l’angoscia.

Luca, un ragazzo come tanti, con sogni e progetti nel cuore, era uscito di casa nella serata di giovedì scorso, lasciando alle spalle tutto ciò che conosceva. L’ultima immagine che resta di lui è quella catturata dalle telecamere della stazione di Cernusco Lombardone: un giovane solo, in piedi, che sale su un treno per Milano alle 5.30 del mattino di venerdì.

A momento della scomparsa Luca, alto 1.75, indossava pantaloni cargo neri e felpa nera con cappuccio. Ai piedi ciabatte tipo Crocs verde acido. Non ha con sé i documenti né il cellulare.
E’ celiaco può mangiare cose senza glutine. È allergico al Clavulin (acido clavulanico).

Le ricerche, fin dal primo giorno, si sono concentrate nei boschi del Parco del Curone, a La Valletta Brianza. I volontari, i soccorritori e le forze dell’ordine hanno perlustrato ogni sentiero, ogni radura, con la speranza di ritrovarlo, di incrociare il suo sguardo, di udire un richiamo lontano.

E poi, come una svolta drammatica in un racconto intricato, le telecamere della stazione ferroviaria hanno rivelato un dettaglio nuovo, che ha cambiato radicalmente le prospettive: Luca non si era perso nei boschi, come si era pensato. Quella mattina, nelle prime ore del venerdì, era già lontano, su quel treno che lo stava portando verso Milano, una destinazione incerta che ora tormenta chi lo cerca.

Mentre i giorni passano e il mistero si infittisce, le domande si moltiplicano e il cuore della sua famiglia si stringe in una morsa.