Monza, ciclisti e associazioni in piazza con “Mille Mila Bici” per una mobilità più sostenibile

Dal Parco Trotter di Milano, attraverso Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, fino all’Arengario di Monza. Si tratta della “Mille Mila Bici”, biciclettata targata Legambiente Lombardia per chiedere città più sicure e connesse per chi si sposta su due ruote.
Monza. È stato un piccolo grande viaggio quello che ha portato domenica 13 ottobre decine di cittadini monzesi e milanesi, associazioni e anche una rappresentanza della polizia locale, dal Parco Trotter di Milano, attraverso Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, fino all’Arengario di Monza. Si tratta della “Mille Mila Bici“, biciclettata targata Legambiente Lombardia e promossa da Camera di Commercio Milano Monza Brianza e Lodi, Milano e Milano Bicicletta che questa volta ha fatto tappa proprio nel comune brianzolo nell’ambito del Monza Fast Future.
Un’idea, questa, maturata anche dalla collaborazione tra l’ex assessora Giada Turato e Arianna Censi, assessora del comune di Milano, tra i comuni patrocinanti, con l’obiettivo promuovere tutte le alternative di mobilità, non solo la bicicletta ma anche la metropolitana, attraverso la quale si è svolto parte dell’itinerario. All’arrivo in centro a Monza, un momento di confronto con le istituzioni, con la partecipazione del sindaco Paolo Pilotto ma anche con le associazioni aderenti come ANCE Milano Lodi Monza e Brianza, Legambiente Alexander Langer Monza e Legambiente Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni e Fiab Monza in Bici.

“Noi sappiamo che nelle nostre città l’uso della bicicletta e delle sue varianti è un uso sempre più legato non all’occasionalità ma alla quotidianità – ha esordito il sindaco di Monza Paolo Pilotto, davanti alle rappresentanze delle associazioni e ai cittadini Monzesi ma non solo partecipi dell’iniziativa, parlando di mobilità in città. L’amministrazione comunale ha sostenuto e continuerà a sostenere la mobilità sostenibile, coinvolgendo AMAT e associazioni, ma questa linea è indubbiamente costosa e richiede tempo e progettualità. Fare tratti di ciclabile seri e protetti costa tanto che ogni tratto può valere dai 250 ai 400mila euro. Abbiamo pronto comunque il progetto per un tratto di ciclabile, tratto dove purtroppo è avvenuto un incidente mortale che ha coinvolto proprio un ciclista, che unisce via Correggio con lo stadio“.


“Abbiamo completato inoltre, nonostante le polemiche, gli ottanta metri mancanti di ciclabile in via Correggio, prima occupato come parcheggio da alcuni condominii – ha aggiunto il sindaco. Cosa che costringeva studenti e anziani a invadere, con tutti i rischi che ne conseguono, la sede stradale per un tratto.Sul tema della realizzazione della ciclabile in Corso Milano, molto sentito in città, continueremo a dialogare con le associazioni e non solo”.
Legambiente Lombardia: “La bici salverà il pianeta”
“Quella di oggi è una festa della bicicletta e della ciclabilità quotidiana – il commento di Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia. La bicicletta è una delle soluzioni alla crisi climatica, dieci volte più efficace di qualsiasi transizione a motorizzazioni più efficienti, è il veicolo più efficiente entro i 10km di percorrenza che sono quelli che abbiamo fatto venendo da Milano a qua“.

“Siamo tutti cittadini che scelgono la bicicletta ma prima di tutto siamo pedoni. Le infrastrutture hanno un senso ma fino a un certo punto: quello che serve è una diversa qualità dello spazio pubblico. L’ecosistema della mobilità non può più vedere una motorizzazione prevalente ma deve accogliere il trasporto collettivo, la ciclabilità e la pedonalità, sempre e comunque“.
Il progetto di Camera di commercio: “Filiera a due ruote eccellenza brianzola”
“C’è una filiera della bike economy molto forte a Milano ma anche in Brianza, l’economia della bicicletta pesa per 3mlrd e mezzo di euro l’anno in Italia, un miliardo solo in Lombardia – ha commentato Enrico Brambilla, Camera di commercio Milano, Monza Brianza, Lodi. Parliamo di decine di piccoli imprenditori che danno vita a questa filiera e a cui Camera di commercio industria e artigianato di Milano, Monza e Lodi sta dando un supporto concreto. Da un anno e mezzo abbiamo avviato un progetto sulla bike economy indirizzato verso due linee. La prima è quella della formazione del capitale umano: abbiamo avviato presso il Velodromo Vigorelli la prima scuola di formazione pubblica gratuita per operatori della bicicletta, abbiamo formato già un centinaio di persone, per lo più giovani under 30, gran parte dei quali hanno già trovato impiego presso officine, laboratori ma anche presso team sportivi”.

“La seconda è quella che si intreccia al tema della quotidianità nell’uso della bicicletta. Promuoviamo presso la rete delle imprese due concetti: il primo quello di rendere possibile l’andare a lavorare in bicicletta, il cosiddetto bike to work, e il secondo è quello della distribuzione che si fondi sull’impiego di mezzi non motorizzati, le cosiddette cargo bike. Abbiamo dedicato a questo un apposito bando aperto a tutte le imprese che volessero avviare progetti o sul versante del rendere possibile l’accesso alle aziende in bicicletta o su quello del favorire la distribuzione di beni attraverso cargo bike, un bando che prevede un co-finanziamento del 60% a fondo perduto a carico della Camera di commercio. I fondi sono già pressoché esauriti e pensiamo di rinnovarlo in vista del 2025“.