Sicurezza a Monza, consiglio comunale straordinario con le Forze dell’Ordine

L’obiettivo? Confrontarsi apertamente sulle zone calde della città.
Il tema della sicurezza in città torna a fare capolino nel parlamentino cittadino monzese dove il consigliere comunale Stefano Galbiati, del gruppo Noi con Dario Allevi, ha lanciato una proposta di un consiglio comunale straordinario, con la partecipazione delle Forze dell’Ordine. L’obiettivo? Confrontarsi apertamente sulle zone calde della città.
La proposta di Galbiati ha trovato l’appoggio della presidente dell’assemblea, Cherubina Bertola, che lo ha invitato a raccogliere le firme necessarie tra i consiglieri per formalizzare l’incontro. Il consigliere di minoranza ha poi voluto fare una precisazione: “Non ho mai voluto sminuire il lavoro della Polizia Locale, ma intendo dare voce alle preoccupazioni di cittadini e commercianti che vivono in prima persona questa realtà”. Una puntualizzazione nata dall’intervento solo alcuni giorni prima dell’Assessore alla Sicurezza, Ambrogio Moccia. “Gli agenti della Polizia Locale sono i principali attori della nostra sicurezza in città. Non fanno cassa, ma intervengono per salvare vite.” – aveva affermato Moccia, evidenziando il ruolo fondamentale degli agenti del comando di via Marsala. I numeri parlano da soli: dall’inizio dell’anno, la Polizia Locale ha effettuato 12 arrestiper reati vari, segnando una netta crescita rispetto agli anni precedenti. Un risultato che non sarebbe stato possibile senza l’impegno e il sacrificio degli agenti, sempre in prima linea, sia di giorno che di notte, per presidiare le zone più delicate della città. Rispetto agli anni scorsi, i risultati sono stati straordinari“, ha continuato l’Assessore, che ha ricordato come gli operatori della Polizia Locale di Monza abbiano ottenuto significativi successi non solo in termini di sicurezza stradale, ma anche nel contrasto a fenomeni di criminalità e degrado urbano.
Mappa delle aree a rischio
Tra i luoghi più problematici segnalati dall’opposizione di centrodestra, spicca la zona della stazione, da anni teatro di piccoli spacciatori e individui senza fissa dimora. Ma non è solo il piazzale della stazione a creare apprensione: la mappa compilata in aula include anche l’area della Cappella Espiatoria e largo Mazzini, dove capita che si riuniscano gruppi di persone in evidente stato di ebbrezza.
Altre zone citate come punti critici i Giardini del Nei.
Se l’iniziativa verrà formalizzata e accolta presto le Forze dell’Ordine potrebbero approdare in aula per uno scambio costruttivo. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se il consiglio straordinario si realizzerà.