Monza, D’Alema e de Bortoli aprono la rassegna dedicata a Enrico Berlinguer: “Un’eredità che sfida il tempo”

11 ottobre 2024 | 16:00
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Monza, D’Alema e de Bortoli aprono la rassegna dedicata a Enrico Berlinguer: “Un’eredità che sfida il tempo”
Massimo D'Alema e Ferruccio de Bortoli

Oltre 400 persone alla serata organizzata ieri dal PD Monza. Tra i relatori anche Bonetti, Pollastrini e Fumagalli. Il sindaco Pilotto in prima fila e a moderare l’incontro l’ex primo cittadino Roberto Scanagatti.

Monza. Come può una figura politica, a quarant’anni dalla sua scomparsa, continuare a essere amata, ammirata e studiata? Questa è la domanda – sulla Politica con la “p” maiuscola nell’epoca dell’antipolitica – che ha guidato la riflessione di “La politica di Enrico Berlinguer“, l’evento che si è svolto ieri, giovedì 10 ottobre al Teatro Manzoni di Monza. Una serata che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone, un numero considerevole se si tiene conto del calo costante della partecipazione civica nelle comunità odierne. Il merito di questo successo? Certamente una parte va al Partito Democratico di Monza, guidato da Valerio Imperatori, che ha organizzato l’evento come parte di un più ampio calendario di celebrazioni per i 40 anni dalla morte del segretario storico del Partito Comunista Italiano. Ma una domanda più profonda emerge: non sarà forse Enrico Berlinguer stesso, con il suo carisma e la sua visione, a mantenere vivo un legame così profondo con la politica italiana, tanto da affascinare ancora oggi?

Generico ottobre 2024Il manifesto della rassegna organizzata dal PD Monza

La serata: riflessioni su un’eredità viva

L’incontro ha visto la partecipazione di figure di rilievo del panorama politico e giornalistico italiano. Tra i relatori Ferruccio de Bortoli, già direttore del Corriere della Sera, e Massimo e D’Alema, già Presidente del consiglio, riferimento politico e culturale di una fetta importante della sinistra italiana. Gli aneddoti si mischiano con la storia, che a sua volta si mischia con un’aurea leggendaria di chi è stato Berlinguer e di che cosa ha rappresentato per milioni di italiani. “Ma ricordiamo che era un uomo politico – ci tiene a precisare D’Alema – che conosceva le raffinatezze e le insidie di chi sa fare politica. Va ricordato per quello che è: un grande uomo e un grande professionista della politica, penso che in molti oggi sentano la sua mancanza o almeno un certo tipo di visione che lui ha portato, straordinariamente anticipando i tempi”.

Generico ottobre 2024

Sul palco del Manzoni anche Giulia Bonetti, consigliera comunale a Monza, Marco Fumagalli e Barbara Pollastrini, storici dirigente del PCI, oggi impegnati nelle fila del Partito Democratico. Emerge un racconto quasi unanime: il rigore morale e l’integrità che contraddistinguevano il leader comunista, qualità sempre più rare nel dibattito politico contemporaneo, l’influenza internazionale di Berlinguer (“è il primo leader di un partito italiano a comparire sulla copertina del Time”), la sua capacità di tenere il PCI su una rotta autonoma rispetto all’Unione Sovietica, portandolo a essere un modello per i movimenti di sinistra europei. E poi lo straordinario impegno per i diritti civili e sociali, la questione femminile e – un po’ a sorpresa – quella ambientale, ricordata da Marco Fumagalli (“nei suoi ultimi anni ha messo in agenda i temi delle migrazioni e come i cambiamenti climatici le avrebbero influenzate”). Alla domanda su come sia possibile che, dopo 40 anni, Berlinguer sia ancora così amato e studiato, la risposta è probabilmente nel suo straordinario legame con il popolo, nella sua capacità di rappresentare un’idea di politica che guarda al bene comune piuttosto che agli interessi personali. Un legame che, a giudicare dalla serata al Teatro Manzoni, sembra destinato a durare ancora a lungo.

Generico ottobre 2024Scanagatti, Bonetti e D'Alema

La mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”

Quarant’anni sono un lasso di tempo lungo, durante il quale il mondo politico ha visto cambiamenti radicali: la caduta del Muro di Berlino, la fine della Guerra Fredda e la trasformazione di interi sistemi politici. Eppure, Berlinguer continua a essere una figura che ispira. Il suo rigore etico e la sua dedizione alla giustizia sociale sono valori che sembrano trascendere il tempo e le generazioni. Sarà anche per questo che le iniziative monzesi in memoria di Berlinguer non si fermano qui. A partire da sabato 12 ottobre e fino a domenica 27 ottobre, Monza ospiterà la mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”. Attraverso immagini e filmati dell’epoca, la mostra ripercorrerà alcuni dei momenti più significativi della biografia politica di Berlinguer, offrendo ai visitatori uno sguardo ravvicinato sul suo impegno e sulle sue battaglie. 70 scatti arrivano dalla mostra dedicata a Berlinguer che si è tenuta tra 2023 e 2024 e conclusasi lo scorso febbraio a Roma. Un’occasione imperdibile per i monzesi: i dettagli sul sito del dedicato Berlinguer, ti vogliamo ancora bene.

Generico ottobre 2024