La “mappa dei reati” a Monza svelata dal Comandante della Polizia Locale

29 ottobre 2024 | 06:05
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La “mappa dei reati” a Monza svelata dal Comandante della Polizia Locale
Il Comandante della Polizia Locale, Giovanni Dongiovanni

Dongiovanni, con in mano dati e statistiche, ha raccontato una Monza che non vuole nascondersi dietro le cifre, ma affrontare a viso aperto le criticità delle sue strade. 

Lunedì sera, sotto le luci austere della sala consiliare, è stato messo nero su bianco il volto della sicurezza a Monza. In un consiglio comunale straordinario richiesto dalla minoranza, il comandante della Polizia Locale, Giovanni Dongiovanni, ha presentato un quadro dettagliato e crudo dei reati che, da gennaio a ottobre 2024, hanno tracciato una mappa nei quartieri della città.

Dongiovanni, con in mano dati e statistiche, ha raccontato una Monza che non vuole nascondersi dietro le cifre, ma affrontare a viso aperto le criticità delle sue strade.

I dati

La strada è uno dei teatri principali della criminalità urbana: 76 cittadini sono stati colti al volante sotto l’influenza dell’alcol, altri 3 sotto effetto di sostanze stupefacenti. L’assenza di assicurazione e di patente, rispettivamente in 216 e 57 casi, completa un quadro che mette in evidenza l’ampiezza dei rischi quotidiani per chi si muove sulle strade di Monza. Le pattuglie, per rispondere a questa emergenza, hanno intensificato i controlli: 900 incidenti sono stati registrati finora quest’anno, alcuni con gravi conseguenze per i coinvolti.

Polizia Giudiziaria 

La criminalità non si ferma alle strade. L’attività di polizia giudiziaria ha visto l’avvio di quasi 500 indagini, 180 delle quali ancora in attesa di un volto da associare a crimini e misfatti. Le autorità hanno denunciato 351 persone, incluse quattro minori, ed eseguito 13 arresti, insieme a 88 sequestri. La scia dello spaccio segna un sentiero di degrado che Dongiovanni conosce bene: “Abbiamo denunciato 40 spacciatori,” ha detto, fermo, ricordando come lo spaccio si insinui soprattutto nei parchi pubblici, portando disordini e degrado.

Lotta al degrado: daspo urbano e controlli a raffica

Dongiovanni ha elencato anche le azioni messe in campo contro il degrado. Sono state infatti identificate 75 violazioni del Dacur e 41 del Daspo urbano: persone colpite da provvedimenti di allontanamento, ma trovate comunque sul suolo cittadino. Il tema del rispetto della legge tocca anche i locali commerciali, dove il nucleo annonario della polizia locale ha effettuato 1.374 controlli, con 464 verifiche dedicate alla somministrazione di alcol ai minori e altre indagini per il rispetto delle normative sanitarie.

Parchetti e spazi pubblici

Quasi 1.300 controlli nei parchi e oltre 200 nei servizi pubblici riflettono un’attenzione costante a quei luoghi che, specialmente di notte, rischiano di diventare zone di degrado. I numeri parlano chiaro: con oltre 17mila persone identificate solo quest’anno, Monza si pone come una città a metà classifica nazionale in tema di sicurezza, secondo Istat. “Quelli che sono aumentati,” ha puntualizzato Dongiovanni, “sono i reati di strada come danneggiamenti, minacce, lesioni dolose e risse.

Nuove risorse e sguardo al futuro

Nel cuore della strategia di Monza, la riorganizzazione del corpo di Polizia Locale rappresenta un segnale di rinnovamento e di risposta concreta. Con otto nuovi agenti motociclisti in campo e una struttura potenziata, il comandante assicura che la città non resterà inerte: “Le nuove risorse sono pronte a scendere in campo per aumentare la sicurezza delle nostre strade.”

Le parole del comandante lasciano un’impronta precisa: Monza non è immune al degrado, ma neppure terra di nessuno. Con una mappa del crimine tracciata su più fronti e una risposta strategica delle autorità, il futuro della sicurezza resta al centro del dibattito cittadino.