Rifiuti pericolosi e indizi nascosti: la Polizia Locale di Monza smaschera gli inquinatori seriali

La lotta all’abbandono dei rifiuti continua senza sosta, e la Polizia Locale di Monza non si fa trovare impreparata. Due casi recenti di scarico illegale hanno rivelato un’azione investigativa degna di un thriller poliziesco, con sacchi pieni di indizi nascosti tra rottami e materiali pericolosi. Le pattuglie hanno fiutato la pista, scavato a fondo – letteralmente – e sono risalite ai colpevoli.

Il primo caso: rifiuti pericolosi in via Offelera

Sembrava solo l’ennesima discarica a cielo aperto lungo la carreggiata di via Offelera, con sacchi di rifiuti gettati come se nulla fosse. Ma gli agenti della Polizia Locale, invece di chiudere il caso con una multa anonima, hanno messo le mani nei rifiuti. Tra stampanti, toner e persino dispositivi medici, sono emersi indizi preziosi: tracce che puntavano a un’azienda di smaltimento rifiuti. Il titolare? Non solo non aveva rispettato le normative, ma invece di conferire correttamente il materiale, lo aveva abbandonato come se fosse un vecchio giornale. Risultato: una denuncia per illecito smaltimento di rifiuti pericolosi e una ammenda da 2600 a 26000 euro.

Il secondo caso: l’etichetta fatale in via Solone

Il secondo abbandono è stato smascherato grazie a un dettaglio tanto piccolo quanto decisivo. Un’etichetta di spedizione, tra cumuli di scarti edili, è diventata l’indizio che ha permesso agli agenti di risalire al colpevole: il titolare di una piccola impresa edile. Non contento di un singolo crimine, aveva abbandonato i rifiuti in via Solone ben due volte, convinto che l’anonimato gli garantisse impunità. Ma quella piccola etichetta è stata la sua rovina. Un abbandono di troppo, e la Polizia Locale lo ha colto in flagrante. Ora, il responsabile si trova a fare i conti con la giustizia.

La caccia ai trasgressori continua

Grazie alla loro tenacia e capacità investigativa, gli agenti della Polizia Locale di Monza dimostrano che la lotta contro l’abbandono dei rifiuti è una priorità. “Non lasciamo nulla al caso”, ha dichiarato il comandante, “se qualcuno pensa di farla franca, si sbaglia di grosso”.