Monza. Se mai la sede della Guardia di Finanza sarà nell’area ex Macello, ricorderemo che le polemiche hanno accompagnato la scelta dell’amministrazione ancora prima di una reale decisione. Le polemiche, sulla possibilità (per ora questo è) che la Guardia di Finanza trovi casa in una struttura nata dalle ceneri di una delle aree dismesse più note della città, arrivano dall’Osservatorio Città di Monza, la pubblicazione digitale che tratta alcuni dei temi più “spinosi” della città e che vede tra i suoi aderenti – e penna – l’ex assessora della giunta Allevi, Anna Maria Di Oreste. Le critiche relative all’area ex Macello si concentrano su una presunta contraddizione nelle dichiarazioni e nelle azioni del Comune: da una parte, l’assessore al governo del territorio Marco Lamperti aveva più volte dichiarato l’area inadatta per la costruzione della nuova scuola Bellani, mentre dall’altra, la stessa area potrebbe accogliere un importante presidio istituzionale.
Con un nuovo post sul sito l’Osservatorio si domanda quindi come sia possibile offrire alla Guardia di Finanza un’area che, secondo l’assessore, non sarebbe utilizzabile per altri progetti, come la scuola Bellani, che aveva già ottenuto un finanziamento di quasi 10 milioni di euro dall’INAIL.
La replica dell’assessore Lamperti
In risposta, l’assessore al governo del territorio Marco Lamperti, raggiunto da MBNews, ha chiarito che l’area dell’ex Macello è ancora coinvolta in un contenzioso legale con la società Hi-Senses, il che rende impossibile per il Comune disporne liberamente. Il diritto di superficie non è stato infatti trascritto a favore del Comune, e tale situazione era già presente dall’inizio della precedente amministrazione Allevi.
“I ragionamenti effettuati da Sindaco e Vicesindaco, assessore al Patrimonio, con la Guardia di Finanza riguardano un futuro in cui tale questione giuridica ci auguriamo si risolva e torni tutto in capo all’amministrazione, e intendo nel diritto di superficie – dichiara Lamperti. – Questo però non è ancora avvenuto e poiché non intendevamo né prima, né ora aspettare altro tempo per vedere realizzata una scuola che il quartiere aspetta da 20 anni abbiano proceduto diversamente: prima di Natale iniziano i cantieri della scuola, e prima del 2025 non sapremo invece ancora se disponiamo dell’area a sud dell’ex Macello”.