Monza, quali sono le aree pericolose della città?

I principali nodi critici? Piazza Trento, la stazione ferroviaria, via Bergamo, Corso Milano, Largo Mazzini, piazza Indipendenza e i giardini del Nei.
La sicurezza di Monza sotto i riflettori di un consiglio comunale straordinario: episodi di degrado, microcriminalità e comportamenti molesti nelle aree centrali sono finiti al centro del dibattito del parlamentino cittadino. I principali nodi critici? Piazza Trento, la stazione ferroviaria, via Bergamo, Corso Milano, Largo Mazzini, piazza Indipendenza e i giardini del Nei.
A stilare una “mappa delle zone calde” il consigliere comunale Massimiliano Longo, di Forza Italia: “Le luci spente aumentano la sensazione di mancanza di sicurezza nei cittadini. Ultimamente mi segnalano anche il fenomeno delle baby gang anche sul ponte dei Leoni e nelle vie limitrofe, come in piazza del Duomo e in via Bergamo”.
A far storcere il naso ai residente anche le scale della biblioteca dietro Piazza Trento: dalle 18 in poi diventano il ritrovo di un gruppo di giovani che, secondo i racconti, stazionerebbero qui per importunare ragazzini e studenti.

Stazione ferroviaria e corso Milano
Non lontano da Piazza Trento, la stazione ferroviaria è uno dei punti caldi. Di giorno, l’area accoglie un flusso continuo di pendolari e studenti; ma con il calare della sera, la scena cambia drasticamente. La stazione, punto nevralgico della mobilità cittadina, si trasforma in un luogo frequentato da persone poco raccomandabili, rendendola terreno fertile per borseggi e atti vandalici.
Per questo sono aumentati i pattugliamenti, anche interforze, soprattutto nelle ore serali.
Largo Mazzini e via Italia
Largo Mazzini, a pochi passi dal centro del commercio monzese, è anch’essa oggetto di attenzioni particolari. Episodi di risse e atteggiamenti molesti, spesso legati all’abuso di alcol, fanno si che la soglia di attenzione sia alta. L’amministrazione sta rispondendo con controlli intensivi e ordinanze restrittive che vietano la vendita di bevande alcoliche a determinate ore. Alcuni residenti chiedono misure ancora più rigide per arginare quello che percepiscono come un fenomeno sempre più incontrollabile.

Via Bergamo e via Lecco
Anche via Bergamo è diventata un “centro problematico” per alcuni consiglieri comunali, soprattutto per gli episodi di disturbi notturni. Nella lista delle zone rosse anche via Lecco: “Diversi anziani mi hanno segnalato che nei pressi del supermercato ci sono spesso sbandati e personaggi poco raccomandabili che gli minacciano la loro serenità. I cittadini, mi hanno riferito, di essere persino disposti a pagare di tasca loro degli addetti alla vigilanza privata”.

Giardini del Nei
Un’altra area verde della città spesso frequentata da gruppi che contribuiscono a una percezione di insicurezza tra i residenti sono i giardini del Nei. Qui le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli per prevenire lo spaccio e i comportamenti di disturbo.
Un piano di azione per la sicurezza
In risposta ai problemi delle aree a rischio, l’amministrazione ha implementato una serie di misure, come l’introduzione di un reparto motociclisti della polizia locale per incrementare la velocità di intervento, e l’estensione della sorveglianza video nelle aree problematiche. Inoltre, il prefetto ha avviato il progetto “Strade Sicure,” che prevede la collaborazione con le forze dell’ordine per controlli coordinati su strade e spazi pubblici.
Le problematiche della città di Monza richiedono risposte concrete, e le autorità locali stanno lavorando su diversi fronti per ristabilire il senso di sicurezza. Tuttavia, l’inchiesta mostra come molte delle problematiche siano complesse e richiedano interventi a lungo termine e una partecipazione attiva della comunità.