Multa cancellata all’apicoltore, ma il presidio continua: Desio manifesta per Gaza

Anche se la multa è stata tolta, l’associazione Desio Città Aperta ha confermato il presidio per il diritto di esprimere la propria opinione e per la pace in Medio Oriente. Decine di persone hanno risposto all’appello e si sono presentate in piazza Conciliazione giovedì pomeriggio con gli striscioni con la scritta “Stop bombing Gaza, stop genocide”. Presenti anche alcuni amici e colleghi dell’apicoltore Marco Borella.
Striscioni come quello esposto lunedì al mercato di Desio sono stati portati in piazza Conciliazione a Desio giovedì pomeriggio al flashmob organizzato dall’associazione Desio Città Aperta. “Stop bombing Gaza, stop genocide” è stata la frase ripetuta più volte nel corso della manifestazione. La multa da 430 euro inflitta all’apicoltore Marco Borella per aver esposto lo striscione è stata annullata dagli stessi carabinieri mercoledì pomeriggio. Il presidio si è tenuto lo stesso.

“Il diritto di manifestare ed esprimere la propria opinione”
“Siamo qui per manifestare il diritto di esprimere la nostra opinione, a sostegno del popolo palestinese e in solidarietà a Marco Borella. La multa, dopo che la notizia si è diffusa in tutta Italia, è stata cancellata. Segno che l’unione fa la forza e insieme possiamo fare tanto. Ma abbiamo deciso di non annullare il flashmob perchè crediamo che sia importante ritrovarsi, manifestare, fare sentire la nostra voce e sottolineare che noi vogliamo un mondo in cui ci sia il diritto di esprimersi” è stato detto durante il flashmob. Decine di persone hanno risposto all’appello dell’associazione desiana e hanno partecipato, nonostante la pioggia, portando cartelli e striscioni con la scritta contro la guerra e a sostegno del popolo palestinese. Non c’era Marco Borella, che ha preferito evitare di stare di nuovo sotto i riflettori dopo che la notizia di quanto gli è accaduto si è diffusa in tutta Italia, ma erano presenti alcuni amici e colleghi apicoltori, giunti appositamente dal comasco, dove risiedono e dove vive Borella. Anche loro hanno voluto manifestare la solidarietà al collega, finito suo malgrado al centro della cronaca nazionale. “Vogliamo un mondo in cui ci sia la pace e condividiamo il messaggio di Marco Borella” hanno detto i promotori del flashmob, ringraziando i presenti. “Desio è una città aperta”.

“Contro tutte le guerre e le violazioni dei diritti umani”
“Vogliamo fare sentire la vostra voce. Per la pace, contro le guerre – ha detto Denise Carraro dell’associazione desiana – Desio Città Aperta è un’associazione attiva da più di 20 anni, impegnata per la pace, la solidarietà, il dialogo e il rispetto tra persone di origini, culture e fedi diverse, per andare oltre gli stereotipi e i pregiudizi e per costruire insieme un futuro di pace. Dopo quello che è successo a Marco Borella, non potevamo stare zitti. Per questo motivo abbiamo organizzato questo flashmob. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Marco e fargli capire che non è solo. Condividiamo il messaggio che ha scritto sullo striscione. Stop bombing Gaza – Stop genocide”. E ancora: “Condanniamo tutte le guerre, tutti gli invasori, tutte le violazioni dei diritti umani. Non solo a Gaza, ma nel mondo intero. Siamo sempre scesi in piazza contro ogni violenza, sopruso e ingiustizia, e continueremo a farlo”. La frase dello striscione è stata ripetuta più volte da tutti i partecipanti al flashmob.

Il Ministro Piantedosi: “E’ stato un errore, subito rimediato”
Sul caso, che ha sollevato un’ondata di proteste, è intervenuto il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “È stato un errore e la sanzione è stata già annullata”. Così il ministro Piantedosi, a Piazzapulita, ha commentato la vicenda. “Ci possono essere degli errori. Sicuramente l’arma dei carabinieri, col tratto che la contraddistingue, ha subito rimediato all’errore”, ha aggiunto Piantedosi.