Incendio doloso distrugge una villetta a Nova: arrestati mandante e gli esecutori materiali

2 ottobre 2024 | 15:36
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Incendio doloso distrugge una villetta a Nova: arrestati mandante e gli esecutori materiali
Carabinieri nella villetta

Dopo mesi di indagini serrate, i Carabinieri della Compagnia di Desio e del Nucleo Investigativo di Monza Brianza hanno messo fine a un intricato caso che ha scosso la tranquilla cittadina.

Dopo mesi di indagini serrate, i Carabinieri della Compagnia di Desio e del Nucleo Investigativo di Monza Brianza hanno messo fine a un intricato caso che ha scosso la tranquilla cittadina. Nel pomeriggio del 27 settembre, gli uomini dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 53enne italiano, originario di Desio, accusato di essere il mandante di un incendio doloso che lo scorso giugno ha devastato una villetta bifamiliare in ristrutturazione a Nova Milanese.

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La notte del 22 giugno, i Carabinieri erano intervenuti in via Aspromonte 20 dopo una segnalazione per un violento incendio. Sul posto, insieme ai Vigili del Fuoco e al personale del 118, le forze dell’ordine avevano subito constatato che si trattava di un atto doloso: due taniche da 20 litri piene di liquido infiammabile erano state rinvenute all’interno della proprietà. Fortunatamente, l’immobile era disabitato poiché in fase di ristrutturazione, evitando così tragedie umane. Tuttavia, il fuoco aveva distrutto gran parte della struttura.

Le prime svolte nelle indagini sono arrivate poche ore dopo l’incendio, quando un uomo gravemente ustionato era stato ricoverato d’urgenza all’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo. Le ustioni, riportate su gran parte del corpo, avevano subito insospettito i Carabinieri, che avevano collegato il ricovero all’evento di Nova Milanese. L’uomo, successivamente trasferito all’Ospedale Niguarda di Milano sarebbe accusato di essere uno dei principali responsabili dell’incendio.

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Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno rivelato un quadro inquietante: il presunto mandante, il 53enne arrestato, avrebbe commissionato l’incendio in cambio di una somma di denaro ancora da chiarire. Gli esecutori materiali? Sarebbero tre fratelli italiani, residenti a Nova Milanese, ciascuno con un ruolo ben definito nell’operazione.

Il fratello maggiore, un 40enne, sarebbe colui che ha riportato le gravi ustioni durante l’innesco delle fiamme. Mentre lottava tra la vita e la morte in ospedale, gli investigatori hanno arrestato il fratello 21enne, identificato come complice diretto nell’incendio, eseguendo su di lui una misura di custodia cautelare in carcere il 13 luglio. Il più giovane dei tre, un 18enne, e la compagna del 21enne sono stati arrestati il 14 agosto e posti agli arresti domiciliari per il loro ruolo di supporto nell’agevolare la fuga e l’occultamento delle prove.

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Nonostante il miglioramento delle condizioni di salute del 40enne, dimesso dall’ospedale a settembre, il caso ha continuato a evolversi. Venerdì 27 settembre, l’ultima mossa delle forze dell’ordine ha portato all’arresto del presunto mandante. Il 53enne, associato alla Casa Circondariale di Bergamo, resta ora a disposizione del G.i.p. del Tribunale di Monza, mentre le indagini proseguono.

L’immobile distrutto dall’incendio era stato acquistato da due fratelli milanesi, che stavano eseguendo lavori di ristrutturazione con l’intenzione di trasferirvisi. Il movente dell’atto criminale e la cifra pagata per l’incendio restano ancora avvolti nel mistero, ma le forze dell’ordine sono determinate a scoprire ogni dettaglio di questa oscura vicenda.

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