Oltre i Numeri: l’Inps e il futuro del lavoro a Monza e Brianza

L’INPS ha presentato il rendiconto sociale provinciale 2023 per Monza e Brianza, evidenziando un tasso di occupazione del 71,3% e una disoccupazione scesa al 2,9%
Uno spaccato sul mondo del lavoro e sulla sue dinamiche. Nella sala Verde della sede della provincia brianzola, in via Grigna, Inps ha presentato il rendiconto sociale provinciale 2023, relativo al territorio di Monza e della Brianza. Due dati su tutti sono stati sottolineati da Alberto Rossetti, vice presidente del comitato provinciale Inps di Monza e Brianza, e da Rosaria Cariello, neo direttrice Inps di Monza e Brianza: il tasso di occupazione, che nel 2023 ha raggiunto il 71,3%, è la velocità con cui vengono evasi i casi di irregolarità contributive, che nel 95% delle domande non vanno oltre i 30 giorni.
Ma il convegno non è servito solo a fornire numeri. “Un detto cinese mi ha colpito molto – ha commentato Rosaria Cariello -. Dice così che solo quando tutti contribuiscono con la loro legna da ardere è possibile creare un grande fuoco“. In sostanza, Inps ha raccolto attorno a sé i principali attori sociali del territorio per fare rete. Per creare il contesto giusto nel quale lavorare gomito a gomito.
PANORAMA SOCIODEMOGRAFICO
Si invecchia sempre di più, questa è la triste realtà messa in luce dal rapporto. È il dato è mitigato soltanto in parte dalla migrazione. Nel 2023 la provincia di Monza e Brianza contava 877.680 residenti, a fronte degli oltre 10 milioni della regione Lombardia e dei quasi 60 dell’Italia. Picchi negativi per quanto riguarda l’aspettativa di vita e il saldo migratorio sono stati registrati a cavallo del biennio 2020 – 2021. Tuttavia, a partire dal 2022 si assiste a un miglioramento del contesto demografico.
MERCATO DEL LAVORO
Detto del tasso di occupazione, il rapporto ha puntato i suoi riflettori sul tasso di disoccupazione, che nel 2023 ha fatto registrare uno 2,9% in netta controtendenza rispetto all’anno precedente e decisamente inferiore a quello di Regione Lombardia e quella dell’Italia. Per quanto riguarda le assunzioni sia a tempo determinato che indeterminato si osserva un aumento per quanto riguarda gli stranieri. Per gli italiani, invece, si assiste a una riduzione.

PENSIONI
I dati dicono che nel 2023 la provincia di Monza Brianza ha fatto registrare 260.000 pensioni Ivs, vale a dire invalidità, vecchiaia e superstiti. Gli importi liquidati sono sostanzialmente superiori rispetto alle medie regionali e nazionali. Nel quadriennio 2020 – 2023 il numero delle pensioni di Ivs liquidate presenta un andamento tendenzialmente decrescente. È possibile osservare come i tempi di accoglimento delle pensioni di gestione privata e gestione pubblica non superano i 30 giorni.
CONTENZIOSO
Nel 2023 i contenziosi sono notevolmente diminuiti, da 201 numero relativo a inizio anno, a 67 numero relativo a fine anno. I dati raccolti nel tuo conto mettono anche in luce una flessione dei ricorsi pervenuti: 986 nel 2022 contro 820 nel 2023. In materia pensionistica i dati gusto mostrano un totale di 65 giudizi pendenti, dei quali risultano definiti il 49% con un trend di definizione sostanzialmente invariato rispetto a quello del 2022. L’analisi legge anche che il contenzioso con contributo dei lavoratori autonomi rappresenta la componente più incidenei, con 476 giudizi pendenti totali, di cui il 37% solo nel corso del 2023.
“Un dato che colpisce è il modello di partecipazione delle donne al mercato del lavoro – ha concluso Egidio Riva, assessore al Welfare del Comune di Monza -. Il modello è prettamente maschile e le donne che lavorano di più lo fanno perché rimangono più lungo sul mercato di lavoro e perché al giorno d’oggi un doppio reddito in famiglia è molto utile“.